La 99enne Lea “Ponderanese dell’anno”. Festeggiata in Comune l'ex staffetta partigiana

Lea Gariazzo, 99 primavere il 29 marzo, ha ottenuto il riconoscimento “Ponderanese dell’anno”. Il Consiglio comunale venerdì mattina ha attribuito alla ex staffetta partigiana ed ex consigliere comunale tale onore per il 2022. La consegna del riconoscimento è stata introdotta dal sindaco Roberto Locca che ha ricordato le tappe di vita di questa donna a cui l’età non ha tolto lo spirito battagliero, il coraggio, il senso dell’umorismo e la voglia di sentirsi parte attiva della sua comunità.
«Lea Gariazzo, che ha visto la luce il 29 marzo 1924, in anni difficili per via degli effetti postumi dell’evento bellico» ha detto il sindaco «a quasi un secolo di distanza è ancora energia pura e come si usa dire adesso “una risorsa aggiunta alla collettività”. Aveva infatti solo quindici anni quando, nella seconda guerra mondiale, sente il bisogno di combattere con tutte le sue forze il nazifascismo divenendo staffetta partigiana».
Lei stessa, accompagnata dal nipote Giuseppe, ha ricordato quegli anni con queste parole: «Lavoravo in fabbrica come tessitrice alla Rivetti, dove sono stata più di vent’anni e avevamo sempre i mitra dei tedeschi alle nostre spalle. Io però, forse anche con l’incoscienza dell’età giovanile, aspettavo che le macchine giungessero al massimo del loro rumore per sgattaiolare via e infilare negli armadietti del reparto uomini i volantini dei partigiani. Senza contare poi le corse in bicicletta come staffetta e fu proprio in una sera, in cui era troppo tardi per tornare a casa e fui così trattenuta dagli amici partigiani, che conobbi mio marito Sergio Carta nome di battaglia “Zambo” che era comandante della 50ª Brigata Garibaldi denominata “Nedo” e ci sposammo il 17 marzo 1946. Lui è mancato nel 1982». Il sindaco ha poi ricordato l’intenso impegno di consigliere comunale di Lea «che è sempre stata molto attiva nel raggiungimento degli obiettivi per il bene della società ponderanese, adoperandosi con ogni sua forza negli ambiti della gestione della scuola materna e dell’asilo nido del paese. Oggi tutti noi abbiamo un debito di riconoscenza per tutto ciò che Lea ha fatto nel paese di Ponderano, nell’arco della sua vita e non possiamo che essere orgogliosi e annoverarla quindi tra i cittadini “meritevoli” del nostro paese». A nome di tutta la minoranza il capogruppo Marco Romano ha espresso stima e riconoscenza e poi la parola è passata al presidente dell’Anpi Provinciale Biella Gianni Chiorino, presente con il vice Luciano Guala ed altri rappresentanti Anpi. Era presente anche Paolo Grandotto figlio del partigiano Umberto detto “Canaia”. Chiorino, dopo aver donato il foulard Anpi a Lea, esprimendo stima e riconoscenza, ha sottolineato che «mentre per gli uomini del tempo della Resistenza, contrari al fascismo, era doverosa la scelta tra il nascondersi o entrare nelle file della Resistenza, le donne fecero la scelta di essere partigiane in modo libero e consapevole e la loro coraggiosa scelta, per lunghi anni, non è stata adeguatamente considerata. Ora non è più così».
MARIA TERESA PRATO

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