La Paletta Biellese e la Mucroncina di Mosca 1916 in vetrina su Italia 1 a Studio Aperto Mag

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Una troupe di Studio Aperto Mag ha visitato i laboratori di Mosca 1916 alla ricerca dei segreti della Paletta Biellese e della Mucroncina di Pezzata Rossa d’Oropa, due prodotti biellesi «che presto saranno conosciuti in tutta Italia»«Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto una visita molto gradita. É passato a trovarci Beppe Gandolfo, giornalista di Mediaset, per realizzare un servizio che uscirà nelle prossime settimane (quando esattamente non lo sappiamo ancora, ma vi terremo aggiornatə) all’interno di Studio Aperto Mag, format preserale di Italia1 dedicato a gastronomia e artigianato. I protagonisti del servizio saranno due prodotti a cui siamo particolarmente legati, perché sono tesori del nostro territorio: la Paletta Biellese e la Mucroncina» così la Macelleria Gastronomia Mosca 1916 racconta della nuova vetrina sui suoi prodotti.«Con Beppe Gandolfo e la sua troupe abbiamo visitato i prati attorno a Mongrando, dove Giulia Guglieminotti Ghermot alleva i capi di Pezzata Rossa di Oropa, razza bovina autoctona biellese. Siamo poi andati nei nostri laboratori, dove Alberto Mosca e Ivan Riva hanno mostrato la preparazione della Paletta Biellese e della Mucroncina»La Paletta BielleseLa Paletta Biellese è un prosciutto che si ricava dalla spalla del maiale pesante piemontese. Prende il nome da  un osso, dalla forma piatta e allungata, che assomiglia appunto a una paletta. Le spalle di maiale vengono disossate, tagliate e private della cotenna, poi conciate con un pestato di sale, erbe e aromi la cui ricetta è segreta e tramandata da 5 generazioni. Vengono poi legate e cotte 2 volte. La seconda cottura serve a privarle del sale in eccesso. La Paletta Biellese è un prodotto molto versatile. Può essere infatti consumata fredda, affettata sottile, come un normale prosciutto. Oppure calda, a fette più spesse, idealmente accompagnata da mostarda di mele biellesi.La MucroncinaLa Mucroncina invece è una bresaola che esalta le caratteristiche della Pezzata Rossa di Oropa e prende il nome dalla montagna simbolo del Biellese. La sua preparazione è molto semplice. Si parte salando la carne con un mix di sale, pepe e spezie. Questa operazione viene eseguita a mano e la carne viene massaggiata accuratamente per fare penetrare all’interno in modo omogeneo tutti i sapori. Poi le Mucroncine vengono legate e appese ad asciugare in un locale di stagionatura dove restano per almeno 15 giorni. A quel punto sono pronte per essere consumate, tagliate a fette sottili, al naturale oppure accompagnate da un filo di olio extravergine Mosca1916, rucola o scaglie di grana.

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