Oropa, dalla Nuova Zelanda per studiare la Mucronite

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Ogni anno un centinaio di turisti speciali sbarca nel Biellese con una missione: andare alla scoperta della Mucronite. Uno dei primi geologi a raggiungere Oropa arrivava dall’Università di Pechino. I più lontani sono partiti dalla Nuova Zelanda per posare i piedi sulle Alpi biellesi, le Pennine, ma anche l’Università di Tel Aviv, è sbarcata alla base della Parete Piacenza, considerata dagli studiosi di tutto il mondo un “luogo di culto” al pari di Lizard Point in Cornovaglia, dove ha studiato Darwin, della piana di Thingvellir in Islanda, in cui due placche tettoniche (quelle del Nord America e dell’Eurasia) si allontanano di una decina di millimetri ogni anno, oppure di Stromboli dove un vulcano sempre attivo è fonte di informazioni preziose. «Dal 18 al 20 maggio sarà la volta dell’Università di Bologna. Il professore Roberto Braga accompagnerà 24 studenti in una lunga escursione fra Valsesia e Biellese e, naturalmente faranno base qui da noi» spiega Stefano Maffeo. Il metagranito (detto Mucronite) fu scoperto dal padre, Brunello Maffeo, alla fine degli Anni Sessanta, un “granito” con caratteristiche minerali particolari intorno al lago del Mucrone, a 1.900 metri di quota. Non a caso una decina di anni fa all’arrivo della funivia venne allestito dal Wwf il Geosito internazionale del Monte Mucrone. Prima di arrivare sulle Alpi biellesi gli universitari esploreranno un altro luogo importante, il Supervulcano e i suoi dintorni ai confini con la Valsesia dove 14 Atenei europei con la Nasa e l’Istituto Smithsoniano di Washington, stanno carotando il terreno in profondità. Un buco nel cuore della terra che vuole arrivare a toccare i 10 chilometri. 

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