Oropa e gli sport invernali in mostra al museo del Territorio

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Fotografie, documenti, bozzetti, filmati e oggetti d’epoca che testimoniano il diffondersi degli sport invernali nell’area alpina di Oropa, a partire dagli anni Venti fino alla fine degli anni Sessanta. Questo e tanto altro presenta “Neve. Sport invernali a Oropa. 1920-1960”, la mostra allestita a Biella al Museo del Territorio Biellese. Una mostra - visitabile fino al 4 marzo 2018 - cui è abbinata una carrellata di eventi. Curato da Alessandra Montanera, storica dell’arte, il progetto espositivo è nato con l’obiettivo di valorizzare il Fondo grafico Piero Bora, artista e grafico biellese, attivo negli anni Trenta e morto giovane sul fronte greco-albanese nel 1941. Per l’occasione sono esposti alcuni bozzetti realizzati negli anni Trenta, legati al diffondersi nel Biellese degli sport invernali. È a Oropa che, nel 1897, avviene la prima “prova degli ski” portati da Vittorio ed Erminio Sella. Proprio a Oropa vennero organizzate, a partire dagli anni Venti, le prime gare di fondo e di salto, di richiamo nazionale e internazionale. Dal 1926, con la costruzione della funivia, si iniziò a sciare e disputare gare di discesa e slalom in prossimità del Lago del Mucrone e dalla cima del Camino, dando impulso alla costruzione di nuovi impianti di risalita e di strutture ricettive. Tra i ricordi, anche lo slittone. «Costruito nel 1936 - spiega la curatrice della mostra - portava gli sciatori dal Lago alla Bocchetta del Mucrone, salendo per un ripidissimo percorso che oggi sarebbe impensabile in materia di sicurezza e, in effetti, le cronache dell’epoca riportano notizia di disagi talvolta occorsi agli occupanti durante la salita. In quegli anni non erano molte le “slittovie” in Italia. Altre erano state costruite a Cervinia, Claviere e Bardonecchia e a Cortina. Oropa - che dieci anni prima aveva inaugurato l’impianto della funivia Oropa-Lago, all’epoca la più alta d’Europa - poteva gareggiare per “tecnologie” degli impianti di risalita con altre mete sciistiche ben più note. Danneggiato durante la guerra, lo slittone non venne più ripristinato, ma altre furono le attrattive che vennero costruite per favorire il turismo sciistico a Oropa». Tanti momenti di storia che tornano oggi alla luce dopo un capillare lavoro di ricerca negli archivi biellesi, messi generosamente a disposizione, anche da Apd Pietro Micca, Cai e Sci Club Biella, Fondazione Sella, Fondazione Piacenza, Santuario di Oropa, Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e Biblioteca Civica. L’esposizione però non restituisce soltanto uno spaccato dell’epoca, ma i materiali esposti riportano anche al contesto storico-artistico e culturale. Si possono così ammirare le fotografie scattate da professionisti che hanno operato sul territorio: da Vittorio Sella a Franco Bogge, da Antonio Tosso a Cesare Valerio, da Pietro Minoli a Lino Cremon, così come non mancano opere di artisti biellesi come Giuseppe Bozzalla, Piero Bora e Giancarlo Cori. La mostra è anche arricchita da postazioni video in cui vengono proiettati filmati d’epoca e interviste raccolte per l’occasione tra chi ha vissuto la conca di Oropa nel periodo di massimo splendore. La visita consente di ammirare anche la “neve dipinta” nelle opere di Emilio Longoni, Lorenzo Delleani, Giuseppe Bozzalla, Silvio Allason, e Cesare Maggi, esposte nelle collezioni permanenti del Museo.

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