First reaction shock. Si potrebbe dire prendendo a prestito un fine anglofono della politica italiana. Perché in fondo di un politico si parla e a quanto sembra, ancora una volta, non della miglior interpretazione della lingua di Shakespeare.
Là fu la pronuncia (e non solo a dir il vero), qui la comprensione. Insomma, almeno sull’orale, rivedibili. Nel vortice di un web sorridente, questa volta, è news delle ultime ore, ci è finito Gilberto Pichetto Fratin, il nostro ministro. Il livello, bene inteso non nel senso di quello linguistico dei sei del Quadro Comune Europeo di riferimento, non è certo il top del teacher Renzi, ma la situazione in materia lingue straniere dal pomeriggio di ieri pare seriamente compromessa di fronte all’opinione pubblica per il nostro bravo ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica.
È successo tutto a margine del Consiglio straordinario europeo in materia di trasporti, telecomunicazioni ed energia a Bruxelles. Nello spazio speech di risposta alle domande dei giornalisti. “Do you think is possible to find a compromise?” la question (sul tetto del prezzo del gas) da inciampo, stando almeno alla risposta “Complimenti… insomma”.
Capita ministro, niente di male. Semmai era un po’ buffa la sua espressione durante la domanda, con un paio di sguardi, tanto per restare in tema british, alla Mr. Bean davvero niente male. Per il resto lasci andare onorevole. Certo, un po’ di inglese potrebbe essere una good idea visto che le tocca e le toccherà fare il giro più che delle sette chiese delle sette capitali. Ma per ora lasci andare ai sorrisi, alle frecciate e agli imbarazzi. E se le dovesse venire da buttarsi giù di morale, ricordi che in fondo l’inglese non lo sapeva neppure chi stava agli Esteri fino a qualche mese fa. Si tenga stretto l’italiano e soprattutto il contenuto come ha mostrato da sempre di sapere fare. In attesa di trovare, as soon as possible, un compromesso, come da domanda, anche sulle lingue oltre che sul prezzo del gas. Per il resto good luck, ehm buona fortuna.