Polemica a Vigliano: «Ex orti, posteggio inutile e costoso»


A Vigliano sono in corso i lavori di smantellamento degli orti urbani. Come preannunciato dal sindaco Cristina Vazzoler, in quell’area verrà realizzato un posteggio. La superficie prima destinata ai residenti che intendevano coltivare l’orto è stata ripulita e al termine dei lavori verrà ricoperta di ghiaia.

Sulla questione però interviene la minoranza “Vigliano per noi”: il capogruppo Claudio Minetto e Cinzia Sola hanno presentato un’interrogazione rivolta al sindaco in cui chiedono alcuni chiarimenti.

Il primo riguarda il progetto relativo ai nuovi orti pubblici: «Perché sono stati rimossi gli orti comunali senza avere un progetto di massima sulla collocazione di quelli nuovi, né un’ipotesi di spesa in tal senso nei programmi di bilancio, nonostante la vostra promessa di ripristinarli altrove? È possibile ipotizzare una tempistica entro la quale i nuovi orti possano tornare disponibili ai richiedenti?».

Un altro aspetto che Minetto e Sola mettono in evidenza riguarda l’opportunità di realizzare un posteggio nell’ex area degli orti. Dicono i due esponenti della minoranza: «In fondo a via Florindo Comotto, dietro al supermercato, esiste già un posteggio enorme a uso pubblico e poco sfruttato, costruito a suo tempo con l'intervento edilizio degli studi medici e del supermercato stesso. Questo posteggio dista non più di 100 metri da quello in cui sono in corso i lavori, ed è vicino sia alla casa di riposo e sia agli studi medici. Per questo chiediamo al sindaco se è stato fatto uno studio accurato riguardante l’effettiva necessità di un nuovo parcheggio: i posti disponibili attualmente sono più di 100».

Un altro punto dell’interpellanza segnala poi la possibilità di modificare la viabilità di via Lamarmora davanti alla casa di riposo, per regolamentare con segnaletica orizzontale i posti auto che da sempre vengono sfruttati senza particolari disagi. «D’altra parte però secondo la proverbiale sensibilità “green” di questa amministrazione, già responsabile di una gestione pessima del verde pubblico, un qualsiasi fazzoletto di terra non può semplicemente restare tale: ha senso soltanto dopo averlo cementificato o trasformato in qualcosa di diverso, meglio ancora se inutile e costoso».

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