Prevenzione dell’aneurisma aortico addominale, il 29 settembre controlli gratuiti all’ospedale dell’Asl di Biella




La Chirurgia Vascolare ed Endovascolare dell’Asl di Biella ha aderito a un’iniziativa legata alla prevenzione dell’Aneurisma Aortico Addominale, nell’ambito della prevenzione promossa a livello nazionale da Fondazione Onda (Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere). Mercoledì 29 settembre gli specialisti del reparto diretto dal dottor Enzo Forliti eseguiranno un massimo di 25 ecocolordoppler aorto-iliaci per gli utenti che ne faranno richiesta online sul sito intenet Eventbrite. I controlli gratuiti saranno effettuati in orario pomeridiano, dalle ore 14,30, nell’Ospedale dell’Asl di Biella.


L’Aneurisma aortico addominale
L’Aneurisma Aortico Addominale è una dilatazione patologica dell’arteria principale (aorta) che porta il sangue dal cuore alla periferia, localizzata al tratto addominale. In questi casi, il rischio maggiore è la rottura dell’aneurisma, che si associa a un’elevata mortalità. Fino a quel momento, in genere, l’aneurisma non dà segnali di sé, venendo spesso diagnosticato in modo occasionale. Questa patologia, potenzialmente letale, però può essere prevenuta e diagnosticata precocemente grazie all’ecocolordoppler, un esame semplice, veloce e non invasivo.


Modalità di prenotazione
Per prenotare un esame nell’ambito dell’iniziativa dell’Ospedale di Biella è necessario collegarsi al sito internet Eventbrite (https://openday-aneurisma-biella.eventbrite.it/), cliccare su "Scegli orario", selezionare l'orario prescelto nell’arco del pomeriggio e cliccare infine su “Registrati”. La prenotazione sarà garantita fino a 25 richiedenti residenti sul territorio dell’Asl biellese.


Tipologia di paziente
I pazienti più a rischio di sviluppare la patologia aneurismatica dell'aorta addominale, ai quali quindi è rivolta preferenzialmente l’iniziativa, sono soggetti di sesso maschile di età superiore ai 65 anni, ma familiarità, ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia e fumo costituiscono i principali fattori di rischio oltre a genere e anzianità. Ogni anno in Italia vengono diagnosticati 27.000 casi.



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