Una mascherina per dar voce alle donne “imbavagliate”. Con Yanga le mascherine in edizione limitata

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Yanga srl, azienda specializzata nella produzione di bendaggi tubolari per uso sanitario e dispositivi ortopedici, dopo aver convertito una parte di produzione alla realizzazione di mascherine protettive a seguito del Covid-19, ha condiviso con l’artista Silvia Levenson l’idea di un progetto per sostenere l’associazione “Non sei sola” di Biella, il progetto "Sinergie".
In occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, il 25 novembre, Yanga realizza con Silvia Levenson un'edizione limitata di mascherine serigrafate numerate da 1 a 100.
«Con il lockdown, i casi di violenza in famiglia si sono aggravati e riuscire a sensibilizzare le persone su questo tema è molto importante. Il fatto che tutti gli aiuti restino a Biella è per noi ulteriore motivo di orgoglio: questo è il nostro contributo per aiutare concretamente una parte debole e fragile del nostro territorio». Zaira Beretta, direttore marketing di Yanga, azienda leader del settore medicale dal 1974 sita in Crevacuore, e direttore artistico dello spazio espositivo Zaion a Biella, spiega così il cuore della nuova iniziativa che vede l'azienda protagonista.
«L'idea è di unire tre mondi del territorio biellese, il tessile, l'arte e il volontariato - continua Beretta - utilizzando come collante il lavoro dell’artista argentina di fama internazionale Silvia Levenson, per sostenere l’associazione di volontariato».
Il soggetto scelto dall'artista per le serigrafie è La Bomba a Mano; accattivante nel colore ma letale nella sostanza, è uno dei soggetti più utilizzati dall’artista. La bomba è da maneggiare con cura, a testimonianza del delicato equilibrio dei rapporti all’interno della famiglia.

Le iniziative già finanziate e quelle in attesa di fondi
Ad oggi, il ricavato della vendita delle prime due edizioni delle mascherine serigrafate ha permesso già di rispondere a due precise esigenze segnalate all’associazione “Non sei sola”: pagare gli studi universitari ad una studentessa che vive un disagio familiare e finanziare lo stage in azienda da parte di una donna vittima di violenza che, in questo modo, può avviarsi verso l’indipendenza economica. Un terzo progetto è in attesa di essere supportato: il finanziamento di un ciclo di 12 sedute di psicoterapia ad una vittima di violenza per aiutarla ad affrontare il disagio.

Le mascherine in edizione limitata: come fare a sostenere il progetto
Le mascherine Yanga, serigrafate in tirature limitate 1/100 da Silvia Levenson, sono vendute a euro 25,00 cadauna. Tutto il ricavato andrà all’Associazione “Non Sei Sola” di Biella per sostenere i progetti in aiuto alle donne vittime di violenza che si appoggiano all’Associazione.

Per sostenere l’Associazione e ricevere la mascherina è sufficiente fare 2 semplici passaggi:


  1. Bonificare € 25,00 a:

Associazione Non Sei Sola
Iban: IT 31 Q 02008 22300 000103444975
Casuale: Nome Cognome  DONAZIONE PROGETTO SINERGIE


  1. Mandare la contabile del pagamento all’indirizzo mail [email protected] con il proprio Nome, Cognome e indirizzo postale per la consegna della mascherina che verrà recapitata mezzo posta ordinaria.

L'Associazione "Non sei sola"
L’Associazione “Non Sei Sola” nasce nel 2010 seguendo i principi di autodeterminazione delle donne, della libertà e della inviolabilità del corpo femminile. Ha collaborato fin dalla sua nascita alla gestione del Centro Antiviolenza di Biella lavorando insieme ad Enti, Istituzioni ed altre Associazioni alla costruzione sul territorio della Rete Antiviolenza, finalizzata a favorire l’autodeterminazione nelle donne, sole o con figli, ed a sostenerle nel percorso di affrancamento dalla violenza.
“Non Sei Sola” inoltre si occupa di creare iniziative di sensibilizzazione, informazione e formazione sul tema della violenza sulle donne, con la consapevolezza che occorre favorire un cambiamento culturale al fine di delegittimare modalità violente nelle relazioni familiari.
Il lockdown per contenere i contagi da Covid-19 ha costretto a convivenza forzata i nuclei familiari, favorendo ed aggravando situazioni di violenza domestica. Paradossalmente all’inizio di questo periodo le segnalazioni ai Centri Antiviolenza e le denunce sono calate mediamente del 50% per poi riprendere dopo alcune settimane e tornare alla normalità.
Per questo motivo, l’associazione “Non Sei Sola” durante tutto il periodo di lockdown ha rafforzato la comunicazione sui social e, in collaborazione con il Centro Antiviolenza di Biella ha allungato i tempi e i giorni di accoglienza telefonica, per rendere alle donne più semplice l’invio di una richiesta di supporto e d’aiuto.

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