Uso improprio dell’acqua, in arrivo i droni spia per scovare i “furbetti”

Presto, molto presto, i droni potrebbero volare tra le case e i giardini dei quartieri residenziali dei comuni biellesi. Lo scopo? Scattare foto spia e segnalare così ai sindaci, o a chi di dovere, quei casi sospetti dove un prato troppo verde potrebbe essere la prova che lì si irriga nonostante gli inviti a non sprecare la risorsa idrica. Inviti che a breve potrebbero diventare divieti.
Sul tavolo della Prefettura, che si riunirà giovedì per fare il punto sulla grave siccità che ormai per- dura per il secondo anno consecutivo, c’è anche questa ipotesi. A darne conto è Gabriele Martinazzo, presidente del Cordar Biella, la partecipata dei comuni biellesi, che si occupa della gestione della rete idrica. Il ricordo va inevitabilmente a quando, durante il lockdown, alcuni comuni avevano già utilizzato i droni per controllare gli spostamenti dei cittadini. Indelebile nella memoria l’immagine del drone su una lunga spiaggia del litorale adriatico.
«Come presidente del Cordar ribadisco l’invito per tutti i biellesi a contenere i consumi dell’acqua. La situazione, come tutti hanno modo di constatare, è davvero difficile. Si chiede a ognuno di fare la propria parte» è l’appello di Martinazzo. Che le dighe siano vuote è sotto gli occhi di tutti; così come molti pozzi privati sono oramai asciutti. Al momento i comuni le cui reti idriche sono rifornite con autobotti restano i quattro dove già da alcuni mesi si procede in questo modo: Strona, Soprana (Comune di Valdilana), Pettinengo e Zumaglia. Le autobotti sono una soluzione temporanea, un palliativo, che hanno anche un costo non indifferente. Solo per Soprana, spiega Martinazzo, si sono già spesi oltre 50mila euro. Il Cordar Biella sta valutando così altri interventi che possano essere risolutivi. Un esempio è quello che si è fatto tra Ponzone e, proprio, Soprana.
«Cordar Biella e Cordar Valsesia, gestori del servizio per il Comune di Valdilana, hanno pianificato un intervento straordinario di inter- connessione della rete per assicurare l’approvvigionamento senza ricorrere al trasporto tramite autobotti e generando in tal senso economie di scala e la non trascurabile tutela ambientale. I lavori di collegamento si concluderanno in tempi brevi, entro una quindicina di giorni», spiega Martinazzo (ne parla anche il sindaco di Valdilana Mario Carli nella pagina a fianco). «In emergenza il collegamento sarà in superficie, poi verrà interrato. L’opera costerà 25mila euro e resterà negli anni, un investimento sul futuro». Martinazzo alla vigilia delle festività pasquali ha poi sottolineato l’importanza di questi giorni come stress test per quei comuni a vocazione turistica dove ci sono molte seconde case: «Penso a Pettinengo e a Zumaglia che, appunto, sono già in riserva. Vedere cosa succede ci sarà utile per programmare futuri interventi». Conclude il numero uno del Cordar: «Voglio tranquillizzare tutti i sindaci biellesi. Al momento la situazione è gestibile con le necessarie accortezze ma, in caso di problemi, loro saranno i primi a essere avvisati, come del resto è giusto e logico che sia».

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