"Chiese a porte aperte", l'App per raggiungere i luoghi sacri

È iniziata la fase sperimentale del progetto “Chiese a porte aperte”, un nuovo modo di accedere ai luoghi sacri. Ora si può raggiungere la Cappella di San Bernardo di Aosta a Piozzo (diocesi di Mondovì) e quella di San Sebastiano a Giaveno (diocesi di Torino) tramite una App, denominata “Chiese a porte aperte”. Un progetto che permette la prima apertura automatizzata in Italia di due beni ecclesiastici attraverso il semplice uso dello smartphone.  Una sperimentazione tecnologica innovativa, nata in Piemonte, per ampliare le opportunità di accesso al patrimonio ecclesiastico censito nell’ambito di Città e Cattedrali, il progetto ideato 13 anni fa  dalla Consulta per i beni ecclesiastici della Cep con la Fondazione Crt e la collaborazione della Regione Piemonte con gli organi periferici del Mibact.  Ma come accedere? «Dopo aver scaricato sul proprio smartphone l’applicazione “Chiese a porte aperte”, sia per Ios sia per Android - spiegano i promotori - occorre registrarsi e prenotare la visita gratuita. Il visitatore, giunto davanti al bene nell’orario di visita selezionato, inquadrerà il QR code e la porta si aprirà automaticamente. All’interno, un meccanismo multimediale avvierà una narrazione storico-artistico-devozionale del bene culturale, in italiano e in inglese. La narrazione sarà valorizzata, oltre che dalla voce narrante, anche dalle luci: un sistema di micro proiettori con fasci direttivi accompagnerà l’audio per facilitare la lettura e la comprensione degli affreschi. Quando il visitatore lascerà l’edificio, la porta si chiuderà automaticamente. Ai fini della sicurezza del bene, è previsto un sistema di microcamere per il controllo degli ingressi». La presentazione dell’iniziativa è avvenuta a Torino, nella sede della Fondazione Crt.

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