Abusi su minori "fragili", arrestato a Vercelli assistente comunità. Accusato di violenza su due ragazze, era accreditato a lavorare anche in strutture nel Biellese

Approfittava del ruolo di operatore specializzato nell'assistenza ai minori 'fragili' per compiere abusi sessuali. È l'accusa mossa a un uomo di 36 anni, arrestato dalla polizia di Vercelli. Due almeno le vittime di violenza sessuale, ragazze di 11 e 17 anni, ospiti di una comunità della provincia di Vercelli, la stessa in cui lavorava il 36enne fermato dagli agenti della Squadra mobile su un pullman diretto in Francia. Era in possesso di un biglietto di sola andata e con una valigia contenente gli effetti personali. Ora è in carcere a Vercelli. L'inchiesta della procura di Vercelli, che ha coordinato le indagini, è nata dalla richiesta di aiuto della ragazza di 17 anni al numero di telefono 114, dedicato alle emergenze dei minori, nella quale confidava, in lacrime, le violenze subite. La telefonata era stata bruscamente interrotta, e questo aveva fatto scattare l'allarme nelle operatrici del 114; da qui la segnalazione alla Squadra mobile della polizia di Vercelli, che è intervenuta nella comunità del Vercellese dove si trovava la 17enne, una struttura specializzata nella tutela di minori vulnerabili. Gli agenti hanno soccorso la ragazza attivando il protocollo di protezione per le vittime di abusi sessuali, trasferendola in un luogo protetto: lo stesso è avvenuto con la sorella gemella, anche lei ospite della stessa struttura e testimone delle violenze. Nel frattempo gli agenti della squadra mobile hanno acquisito le prime informazioni sui maltrattamenti, individuando una seconda vittima degli abusi sessuali, di soli 11 anni. Le indagini hanno permesso di risalire all'autore delle violenze, un uomo nato in Somalia nel 1983 al quale era stato concesso lo status di rifugiato politico nel 2008: il 36enne era accreditato per lavorare in diverse strutture delle province di Vercelli e Biella, proprio nell'assistenza a minori in difficoltà. Approfittando di particolari occasioni in cui le vittime apparivano ancor più fragili ed indifese, costringeva le ragazze a subire atti sessuali. Le due ragazze, già provate da storie di vita complicate, hanno raccontato a personale specializzato in psicologia infantile quando avveniva tra le mura della comunità. L'uomo è stato fermato dalla polizia a bordo di un pullman diretto da Torino a Parigi: su di lui era stato predisposto un servizio di pedinamento per timore che potesse fuggire dall'Italia. Gli inquirenti non escludono che ci possano essere altre vittime degli abusi.

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