Biella, "furbetti" del vaccino: i vertici dell'Asl pronti a chiarire da subito la loro posizione

I vertici dell'Asl di Biella, indagati nell'ambito dell'inchiesta sui cosiddetti "furbetti" del vaccino, hanno chiesto di essere interrogati, «confidando di poter chiarire da subito la loro posizione». Lo rende noto l'avvocato Domenico Duso, legale dell'Asl. Tra i 23 destinatari degli avvisi di garanzia notificati ieri ci sono anche il commissario dell'Asl di Biella, Diego Poggio, il direttore sanitario Francesco D'Aloia e il direttore amministrativo Carla Becchi.
«La scelta di chiedere di essere interrogati in questo momento è forse discutibile sul piano tecnico difensivo, poiché l'informazione di garanzia riporta unicamente gli articoli di legge che si assumono violati senza l'indicazione della condotta contestata» aggiunge il legale. «Né si conoscono gli atti del fascicolo del pm, poiché siamo nella fase delle indagini preliminari. Nondimeno hanno ritenuto doveroso sul piano etico in quanto funzionari pubblici, oltre che per quanto previsto nell'Atto Aziendale, in tema di etica e trasparenza, presentarsi immediatamente avanti all'Autorità giudiziaria».

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