Fa chiamare i carabinieri dicendo che hanno accoltellato un amico. È tutto falso

È costata una denuncia per procurato allarme la bravata di un milanese ventiquattrenne che lo scorso ottobre ha messo in allarme i carabinieri di Biella. M. L., residente in provincia di Milano, la sera del 2 ottobre scorso verso le 23 ha composto un numero telefonico a caso e ha detto all'uomo che ha risposto al cellulare di essere in pericolo, ha chiesto aiuto e ha spiegato che «degli albanesi avevano accoltellato alla gola il suo amico ad Abbiategrasso». Quindi ha chiesto di far intervenire subito i carabinieri.
Il cellulare chiamato corrispondeva a quello di un uomo residente a Mongrando che ha immediatamente chiamato il 112 spiegando l'accaduto, dicendo di non aver alcun rapporto con persone residenti ad Abbiategrasso e di non aver riconosciuto l'uomo della telefonata che, peraltro, parlava in perfetto italiano senza alcuna inflessione dialettale.
I carabinieri si sono quindi messi all'opera e dopo una lunga indagine, attraverso il controllo delle celle telefoniche, hanno scoperto il numero di telefono che aveva chiamato il biellese, giacchè la telefonata era partita con "numero sconosciuto".
Si è così scoperto che il telefono da cui era partita la chiamata era intestato ad una donna del 1966 residente in provincia di Milano che era all'oscuro di quanto fatto dal figlio e che ha dichiarato ai carabinieri che il cellulare era però a disposizione del ventiquattrenne.

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