Identificati i ladri "in trasferta" per rubare pellicce. Si tratta di tre moldavi

Sono stati identificati dalla Squadra mobile della Questura di Biella i ladri che nei mesi scorsi rubarono una pelliccia presso la Rosa Nera di Biella. Ecco il comunicato della Questura al riguardo che ricostruisce i fatti fino alla denuncia dei responsabili: «Nel mese di gennaio 2019, due uomini ed una donna entrano in un noto negozio di abbigliamento nel centro di Biella, con la scusa di guardare i capi esposti. In particolare, la donna fingendosi interessata all’acquisto di una pelliccia inizia a provarne alcune, mentre i suoi due accompagnatori si fingono interessati ad altri capi di abbigliamento distraendo la commessa. La donna, accortasi di non essere più al centro dell’attenzione della commessa, si impossessa di una pelliccia e con una mossa fulminea la nasconde sotto il largo cappotto indossato. I tre fingendosi, non più interessati all’acquisto, guadagnano rapidamente l’uscita del negozio facendo perdere le proprie tracce. Poco dopo la commessa, accorgendosi dell’ammanco di una delle pellicce, denuncia il furto alla Questura di Biella, che immediatamente interviene sul posto, ma dei tre ladri non vi è più alcuna traccia. Il personale della Squadra Mobile, Sezione Reati contro il patrimonio, diretto dalla Dr.ssa Marika Viscovo, avvia immediatamente le indagini del caso e nel giro di qualche mese, partendo dalle immagini catturate dalle telecamere di videosorveglianza del negozio, che avevano ripreso alcune fasi del furto, e analizzando i sistemi di videosorveglianza presenti lungo alcune strade della provincia biellese, seguendo capillarmente ogni flebile elemento, riesce ad individuare ed ad identificare compiutamente gli autori del furto in tre soggetti di origine moldava, peraltro gravati da specifici precedenti in materia di furti di pellicce, residenti in un campo nomadi di Monza. Ottenuto dall’Autorità Giudiziaria competente decreto di perquisizione, gli investigatori, nel mese di agosto, si recano presso l’abitazione dei tre, dove, eseguendo la perquisizione, pur non recuperando la pelliccia asportata visto il lasso di tempo intercorso, rinvengono gli abiti indossati dai tre al momento del furto e immortali dalle telecamere. La comparazione degli abiti ha confermato in capo ai due uomini e alla donna la responsabilità per il furto della pelliccia, consentendo di denunciare per il reato di furto aggravato, H.S. classe 1988, H.M. classe 1958 e S.M. classe 1986».

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