Lettere anonime sospette e imbrattamento alle sedi dei partiti politici: la Polizia individua l’autore

Nel proseguo dell’attività investigativa, svolta sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Biella, la Polizia di Stato ha individuato l’autore di tutti e tre gli episodi di imbrattamento realizzati lo scorso febbraio presso le sedi locali dei partiti politici. Quest’ultimo, identificato per il quarantasettenne già deferito all’Autorità Giudiziaria per l’imbrattamento realizzato presso la sede del partito “Fratelli d’Italia”, è risultato destinatario di decreto di perquisizione personale emesso dal Sostituto Procuratore della Repubblica a capo delle indagini. L’attività, eseguita dalla locale Digos con la collaborazione del personale della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica di Biella, ha consentito il rinvenimento di copioso materiale comprovante la perpetrazione delle condotte addebitategli, tra i quali: numerose bombolette di vernice spray, un giaccone sporco di vernice corrispondente a quello indossato dal soggetto la notte della scritta presso la sede di Fratelli d’Italia e ripreso dalle telecamere di video sorveglianza, oltre quindici volantini riportanti l’intestazione “Sinistra radicale” e un logo rosso e bianco con foglie di quercia e ghiande. Considerato il materiale rinvenuto si procedeva ad accompagnamento del soggetto presso gli Uffici della Questur per la redazione degli atti a suo carico. Ivi giunti, lo stesso – sentito formalmente dal personale operante – ammetteva di essere il responsabile dei diversi episodi di imbrattamento, nonché di essere l’autore dei plichi postali indirizzati alla Digos, alla Prefettura di Biella e alla locale sede del Partito Democratico. Invero, lo scorso 28 febbraio personale Digos interveniva presso il Centro Distribuzione di Biella di Poste Italiane ove era stata rinvenuta una busta ritenuta sospetta in quanto, oltre a presentare un minuscolo foro dal quale fuoriusciva una parte di oggetto non identificabile, all’interno sembrava contenere una batteria di apparato telefonico cellulare, indirizzata alla “Digos Questura di Biella” avente quale mittente “SR Sinistra Radicale”. Il suddetto pacco veniva messo in sicurezza in un piazzale retrostante il Cimitero di Biella in attesa dell’intervento del Nucleo Artificieri del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo del Comando Carabinieri di Torino, i quali, giunti sul posto, a seguito di analisi preventiva a mezzo radiografia a raggi X, escludendone la natura esplosiva consentivano all’apertura della busta. All’interno veniva rinvenuto un pezzo di ceramica colorata recante sul retro la scritta “Simonetti”, verosimilmente riferita alla persona del neo-segretario provinciale del partito Lega- Salvini Premier, Roberto Simonetti. Una seconda busta, avente il medesimo mittente e analogo contenuto, veniva indirizzata alla locale Prefettura; infine, una terza busta veniva rinvenuta all’interno della cassetta delle lettere della sede locale del Partito Democratico al cui interno veniva estratta una lettera, recante nella parte superiore un logo rappresentante foglie di quercia e ghiande, contenente velate minacce generiche indirizzate ai membri del citato partito. Un quarto plico, invece, era stato indirizzato lo scorso 4 marzo alla sede del partito Lega- Salvini Premier. Nella medesima giornata veniva acquisita la notizia dell’apposizione di una targa sul cippo in memoria dei martiri delle foibe inaugurato dal Comune di Biella un mese addietro, recante riferimenti ai fatti accaduti presso la scuola “Diaz” in occasione del g8 di Genova del 2001. A seguito di accertamenti investigativi è stato appurato che la realizzazione della targa è stata commissionata dal medesimo soggetto, già unico autore dei fatti in precedenza descritti. Pertanto, il quarantasettenne è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria – nell’ambito di due procedimenti penali distinti – per i reati di imbrattamento e procurato allarme.

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