L’imbrattatore di via Italia ha un nome: denunciato

Ha un nome e un volto il vandalo che da diversi mesi aveva iniziato a imbrattare i palazzi di via Italia con scritte in vernice rossa e blu.
Tra gli edifici danneggiati c’era stato anche Palazzo Oropa, sede del Municipio.
Le scritte riportavano quasi sempre la “A” cerchiata che richiama a gruppi anarchici e lettere a comporre le parole "Acab", con significato ingiurioso verso le forze dell’ordine, e “Risky” dal significato non del tutto chiaro.
Subito erano iniziate le indagini per individuare l’autore degli imbrattamenti e per capire se sotto vi fosse o meno una matrice anarchica come la “A” cerchiata poteva far supporre. L’ipotesi è poi stata esclusa.
Nelle ultime settimane poi le stesse scritte erano iniziate a comparire su cassonetti, cabine elettriche e pali dell’illuminazione a Zumaglia.
Alle indagini condotte dai carabinieri del Norm di Biella si sono aggiunte quelle dei carabinieri della stazione di Bioglio. Incrociando gli elementi d’indagine, il tipo di vernice, la grafia, è stato possibile attribuire alla stessa mano le scritte. E così, grazie anche alle telecamere di videosorveglianza presenti a Zumaglia, è stato facile arrivare ad avere un volto e un nome.
Il venticinquenne dovrà ora risponde- re del reato di «deturpamento e imbrattamento di cose altrui».
Il vicesindaco di Biella, nonché as- sessore alla sicurezza e alla Polizia Locale, Giacomo Moscarola dichiara: «Ora siamo pronti a costituirci parte civile. Questo soggetto deve pagare per i danni arrecati alla collettività. Imbrattare via Italia e Palazzo Oropa è infatti un grave danno al decoro e all’immagine della città. Laddove è possibile chiediamo possa essere lo stesso a ripulire i muri».

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