L'ombra dell'ndrangheta anche nel Biellese

Anche nel Biellese l’ndrangheta ha allungato la propria ombra. Antonino Raso, 78 anni, anziano capofamiglia calabrese, residente a Dorzano, è stato condannato oggi dal Tribunale di Biella a 14 anni di reclusione per associazione mafiosa. I giudici hanno accolto le richieste dei procuratori Abbatecola e Toso della Dda di Torino. Oltre a Raso sono stati condannati il commercialista Antonio di Corrado e il pregiudicato bosniaco Suvad Operta. Quello che si è concluso oggi è stato il primo processo per associazione mafiosa celebratosi a Biella. Contro Raso si era costituito il comune di Santhià. Il settantottenne avrebbe infatti gestito il suo potere organizzando una ‘ndrina chiamata appunto di Santhià. Già condannati a Torino i figli di Raso coinvolti nell’inchiesta Alto Piemonte. Gli avvocati Fogliano e Ramella, difensori di Antonino Raso, dichiarano: «Ora aspettiamo di leggere le motivazioni ma il ricorso in appello è scontato»

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