Pistola alla mano rapina l’ufficio delle poste a Vaglio

Paura ieri mattina all’ufficio postale di Vaglio Colma per la direttrice e l’impiegata presenti in quel momento. Un uomo, col volto coperto, pistola alle mano, le ha minacciate facendosi consegnare tutto il denaro contante presente in cassa. Il rapinatore è poi scappato facendo perdere le proprie tracce. Indagini sono in corso per cercare di dargli un’identità, ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e capire se siano coinvolte delle terze persone complici. Le indagini sono affidate agli agenti della Squadra Mobile della Questura.
Sono da poche passate le 8,30, poco dopo l’apertura, quando nel piccolo ufficio della frazione di Vaglio, nel comune di Biella, entra un uomo. Dietro al banco sono presenti le due impiegate; fortunatamente non c’è nessun cliente in coda. È probabile che il rapinatore fosse la prima persona a fare ingresso nella giornata. Ha il volto parzialmente coperto, forse da un foulard, forse dal collo di una maglia dolcevita. Improvvisamente estrae dalla tasca del giaccone una pistola e la punta alle due donne. Sono attimi concitati, di vera paura. L’uomo, che potrebbe avere una trentina come una quarantina d’anni, chiede dove sia il denaro e se lo fa consegnare. Dalle testimonianze sembra che parlasse piuttosto correttamente l’italiano. Col bottino, circa 10 mila euro, se ne esce. Non si sa al momento se fuori vi fosse un complice a fare da palo, pronto al volante di un’auto parcheggiata più discosta per scappare il più velocemente possibile. Parrebbe di no. Secondo alcuni testimoni sembra invece si sia allontanato a piedi. Ma a queste domande e dubbi dovranno dare una risposta i poliziotti arrivati a Vaglio Colma in pochi istanti da che le dipendenti di Poste Italiane, rimaste sole e ancora sotto choc, hanno potuto dare l’allarme. L’arrivo delle auto della polizia non è certo passato inosservato tra i residenti del piccolo nucleo urbano e ben presto si è scatenata una ridda di ipotesi e di ricostruzioni pi  o meno fantasiose dell’accaduto. Al momento il riserbo da parte degli inquirenti è massimo. Dalla Questura confermano che è stato attivato il protocollo rapine con un rafforzamento dei controlli sul territorio e con il monitoraggio di tutte le possibili vie di fuga. Ci sono poi dubbi sull’autenticità dell’arma usata per le minacce alle due impiegate. Non si esclude infatti che possa essere stata una pistola giocattolo privata del tappo rosso. Se fossero confermate le ipotesi dell’arma giocattolo e del rapinatore solo ci si potrebbe trovare di fronte al gesto improvvisato e sconsiderato di una persona disperata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA