Pralungo, c'è un fermo per la morte del 90enne ritrovato il 6 ottobre

C’è un fermo di polizia per la morte di Dino Baglione. L’uomo, 90 anni, era stato trovato senza vita sabato 6 ottobre dal vicesindaco di Pralungo Ilario Stefani. L’amministratore, come altri compaesani, si era insospettito della sua assenza già da qualche giorno e aveva deciso di verificare che non gli fosse accaduto qualcosa. L’uomo, che non dimostrava i suoi anni — il sindaco Raffaella Molino lo ricorda come una persona elegante e di cultura — viveva solo a Pralungo, in regione Malavecchia, da una ventina di anni. «Era una persona molto riservata, aveva attorno a sé un alone di mistero e nessuno sapeva del suo passato» dice il primo cittadino.
Sull’identità del fermato per ora non si sa nulla. Le indagini, svolte dagli uomini della Squadra Mobile della Questura, coordinate del commissario capo Marika Viscovo e dalla Procura, sono state molto meticolose e discrete. Non è stato tralasciato nulla. Il caso infatti, in un primo momento, poteva sembrare una delle tanti morti per cause naturali di un anziano solo. Evidentemente qualcosa non doveva aver convinto le forze dell’ordine che avevano effettuato, con il medico legale, il sopralluogo della casa subito dopo il rinvenimento del cadavere. Sul corpo del noventenne era poi infatti stata eseguita l’autopsia.

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