Rapinarono la Banca Sella di Chiaverano: identificati e arrestati in due

E' il 4 luglio del 2017 quando a Chiaverano la filiale della Banca Sella viene rapinata da due banditi. Grossi occhiali femminili mascherano i loro volti. Sono armati, uno con un taglierino, l’altro con una pistola. Si fanno consegnare il denaro disponibile in cassa: 3 mila euro. I tre dipendenti vengono chiusi nel bagno perchè non possano dare l’allarme.
La videosorveglianza riprende le fasi della rapina. I fotogrammi passano al vaglio degli investigatori. Uno dei due viene riconosciuto come un pregiudicato biellese. Le indagini vengono affidate al nucleo investigativo dei carabinieri di Biella comandato dal maggiore Massimo Collazzo.
Sull’identità del primo non ci sono dubbi: si tratta di C. S., 64 anni, originario della Sicilia. Il suo è un passato di rapine, furti e altri reati contro il patrimonio. Per risalire all’identità del complice gli inquirenti iniziano un’attività di indagine accurata fatta di pedinamenti e appostamenti. Prima o dopo i die si sarebbero incontrati. E infatti, a distanza di qualche mese - i due per non destare sospetti avevano evitato inizialmente ogni contatto - iniziano a frequentarsi con grade assiduità. Seppur senza barba e senza occhiali il secondo rapinatore viene riconosciuto. E’ S. A. 32 anni.  Calabrese trapiantato in provincia vive di espedienti e lavori saltuari. Ha qualche pregiudizio di polizia ma al momento nessuna condanna.
Esaurite le indagini ieri la Procura di Ivrea, nei confronti dei due, ha emesso un ordine di custodia cautelare in carcere. Arrestati sono stati portati nel carcere eporediese.
Nel corso dell’attività investigativa sono state effettuate quattro perquisizioni domiciliari che hanno portato a scoprire una pistola giocattolo, calibro 38, che potrebbe essere stata usata per la rapina e alcuni capi di abbigliamento che i due avrebbero indossato per camuffarsi.

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