Trans denunciata per oltraggio

Si era sentita discriminata dagli agenti della Polizia che le chiedevano di fornire le sue generalità e lei, all’anagrafe registrata come uomo ma nell’anima e nell’aspetto donna, aveva fornito il suo nome declinato al femminile. Tra lei e gli agenti era nata un’accesa discussione ed era stata denunciata per oltraggio a pubblico ufficiale.
Il fatto risale all’aprile di due anni fa ed ora la Procura ha chiuso le indagini chiedendo per la trans il rinvio a giudizio.
Difesa dall’avvocato Guglielmo Ramella la trans intende dare battaglia per dimostrare quanto l’accusa sia infondata e come semmai, in questa storia, la vera vittima sia proprio lei.
Secondo l’accusa la trans aveva richiesto l’intervento della polizia per una discussione nata tra lei e una commerciante che non voleva servirla a causa di un vecchio debito.
Arrivati sul posto due agenti, da prassi, le aveva- no richiesto le generalità.
Sentito il nome femminile fornito dalla richiedente gli agenti, che in passato l’avevano già controllata, l’hanno ancora invitata a presentarsi con il nome registrato all’anagrafe. Lei indispettita aveva quindi iniziato a prenderli a male parole, accusandoli di farle violenza psicologica: «Sono una signora e come tale dovete chiamarmi». In passato era già incappata in denunce per lo stesso reato.

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