Basket, derby: i ventenni al potere. Casale-Biella è anche sfida Denegri-Massone

Compagni di stanza nella splendida esperienza che portò la nazionale under 19 all'argento mondiale nel 2017 in Egitto, avversari nel derby che domenica deciderà chi, tra Casale e Biella, sarà la regina delle squadre piemontesi al giro di boa del girone ovest.

Da una parte Davide Denegri, classe '98, play maker titolare della Junior Casale, dall'altra il coetaneo Federico Massone, rientrato a suon di triple ed assist dopo otto mesi di stop per un infortunio ad un piede.

Il loro sarà un duello nel duello nella partitissima dell'ultima giornata di andata, in programma alle 18 al pala Ferraris.

Nelle precedenti cinque stagioni di A2, solo una volta (2014) in stagione regolare i rossoblù sono usciti vincitori dal confronto in trasferta.

Sarà un derby che metterà anche in palio un posto nelle magnifiche otto che si giocheranno la coppa di lega dall'1 al 3 marzo, con Casale certamente qualificata in caso di vittoria e Biella che, pur vincendo, dovrebbe aspettare i risultati‎ delle avversarie.

Un match presentato proprio dai due talenti dei rispettivi settori giovanili rossoblù.

D. Casale-Biella, secondo voi chi è la favorita?

DENEGRI. Non c'è una favorita, perché come succede in tutti i derby ogni pronostico può essere ribaltato. Basta pensare alla partita che abbiamo giocato in casa contro Tortona, loro erano in un momento complicato, noi in forma, ma ci hanno battuto a sorpresa.

MASSONE. Il derby è una partita unica, dove le emozioni hanno un peso maggiore rispetto alla tecnica ed alla tattica. Perciò vincerà chi saprà trasformarle in energia positiva ed avrà più fame e desiderio di conquistare i due punti.

D. Quinto attacco dell'ovest contro la miglior difesa, squadra che tira di più da tre punti contro quella che ci prova di meno, che partita dobbiamo aspettarci?

DENEGRI. Difficilmente sarà un match spettacolare e con tanti punti segnati. Biella è una squadra che difende davvero bene per 40', perciò mi aspetto un confronto duro, molto fisico e combattuto fino alla fine. Se poi invece si segnerà molto, sarà un bene per lo spettacolo.

MASSONE. Sicuramente si giocherà una partita ad altissima intensità. Loro sono molto bravi a crearsi tiri aperti da tre punti, una caratteristica che dovremo limitare se vogliamo vincere. La nostra chiave finora è stata la difesa, dovrà esserlo anche in una partita nella quale affronteremo avversari in grado di schierare tiratori in ogni ruolo.

D. Al di là della possibilità di qualificarsi per le final eight, che significato può avere questo derby per chi lo vincerà?

DENEGRI. Per noi vincere vorrebbe dire qualificarsi matematicamente alle final eight, il primo obiettivo della stagione. Poi è chiaro che per entrambe le squadre un successo sarebbe la conferma di poter puntare ad un campionato di vertice.

MASSONE. Biella non vince al PalaFerraris da quattro stagioni e già questo dovrà rappresentare uno stimolo in più per noi. Se dovessimo riuscire nell'impresa metteremo la ciliegina sulla torta ad un ottimo girone d'andata. Sappiamo che si tratta di una partita che può incidere sulle nostre ambizioni e sull'autostima di tutto il gruppo.

D. Parliamo del tuo avversario diretto. Cosa pensi di Massone-Denegri?

DENEGRI. Federico è prima di tutto un ottimo ragazzo dal punto di vista umano, qualità che ho potuto apprezzare durante i mondiali del 2017, quando fu mio compagno di camera in albergo. Quanto al lato tecnico, siamo stati avversari molte volte nelle giovanili e mi ha sempre colpito la sua visione di gioco.

MASSONE. ‎Ci conosciamo da quando eravamo adolescenti e ci siamo affrontati molte volte. Di Davide ho sempre apprezzato la sua completezza: è un ottimo play maker ma al tempo stesso sa attaccare il canestro in molti modi. Dal punto di vista umano non posso che parlarne bene: nel 2017 abbiamo praticamente vissuto assieme per un mese e mezzo, fino alla conquista dell'argento mondiale, un'esperienza che ci ha fatto diventare amici.

D. C'è un giocatore che toglieresti agli avversari?

DENEGRI. Sims è senza dubbio quello che ha più talento, ma per come è costruito il nostro roster, Wheatle può rappresentare un bel problema: non abbiamo esterni con fisicità ed atletismo in grado di contrastarlo.

MASSONE. Senza dubbio Martinoni, perché in quanto a leadership ed esperienza non è secondo a nessuno. Ha giocato tanti derby in carriera e sa cosa serve per vincere queste partite.

D. Quanto è stata importante l'esperienza alle spalle di un grande play maker come Tomassini/Green?

DENEGRI. A Claudio così come a Blizzard devo tanto. Potermi allenare con due giocatori così forti ed esperti per due stagioni è stato un privilegio. Ogni giorno ho imparato qualcosa di nuovo, crescendo non solo dal punto di vista tecnico, ma anche nella capacità di essere leader e guida dei compagni sul parquet.

MASSONE. ‎Mi è servita molto, perché sia in allenamento che in partita ho imparato tanti piccoli trucchi del mestiere, sia nella fase difensiva che offensiva. Green è un campione e per me è stato un grande maestro.

Il conto alla rovescia è partito. I rossoblù sono carichi e motivati al punto giusto per provare a conquistare una vittoria che li consacrerebbe tra le big del girone.

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