Basket, l'agente Massimo Raseni spinge l'Edilnol

«CON PAZIENZA E FIDUCIA, QUESTA SQUADRA POTRÀ LOTTARE PER LA SALVEZZA»

«Le qualità ci sono, servono solo pazienza, fiducia e unione d'intenti. Se tutto questo non mancherà, sono sicuro che Biella potrà lottare per conquistare la salvezza».
Massimo Raseni, agente per la società "Players Group", incoraggia capitan Laganà e compagni nel complicato, ma prevedibile, inizio di stagione.
Biella, che tornerà in campo domani a Mantova alle 8, è nel momento di maggior difficoltà dall'anno della retrocessione in poi, più ancora di quando si trovò sul fondo della classifica a dicembre 2015 e venne contestata dai tifosi dopo un ko subito a Omegna: in quella stagione i rossoblu persero le prime quattro partite, ne vinsero appena quattro nelle prime 14, ma sfiorarono l'accesso ai play off, impresa vanificata solo dall'infortunio alla stella Mike Hall, arrivato al posto di Marcel Jones.
Stavolta probabilmente non sarà il mercato a salvare la barca rossoblu, che non potrà contare nemmeno sul sostegno dei tifosi (da sempre il sesto uomo in campo per Biella).
«I giocatori dovranno essere prima di tutto un gruppo unito» spiega Raseni «perché a questo livello la differenza più grande la fa la squadra. Non era difficile prevedere un cammino tutto in salita, con un roster giovanissimo e un allenatore bravo e preparato ma alla prima esperienza da head coach. Ma il tempo per recuperare c'è: per farlo però è fondamentale che ognuno sia disposto a fare un passo verso i compagni. Solo se questo accadrà Biella potrà davvero dire la sua nella lotta salvezza».
L'agente ed ex allenatore della prima era di Pallacanestro Biella parla del momento di capitan Laganà: «Ho letto le riflessioni di Marco su facebook dopo il ko di Piacenza. Quello che ha scritto gli fa onore, ma non deve prendersi troppe colpe: quando le cose non vanno bene la responsabilità è di tutti. Ogni ragazzo del roster deve dare qualcosa in più, anche se è normale che da giocatori del valore e dell'esperienza di Laganà e Wojciechowski ci si aspetti qualcosa in più».
Capitolo mercato.
Biella non a un visto da spendere per inserire un americano, a meno che il giocatore in questione non abbia già giocato un minino di cinque partite in Italia in questa stagione. Il general manager Marco Atripaldi smentisce al momento qualunque operazione in entrata, anche perché il budget più basso nella storia societaria non permette certo di sognare.
Ma qualche movimento potrebbe comunque esserci, magari in uscita: non è escluso infatti che la ricerca dell'equilibrio giusto possa passare anche dalla rinuncia a uno degli attuali 11 giocatori che fanno parte del roster.
In tal caso l'indiziato numero uno sarebbe Lazar Lugic, al netto delle difficoltà incontrate finora: cifre a parte infatti (4,6 punti e 3,6 rimbalzi in 18' di media), l'ala serba classe '98 non sembra avere l'atteggiamento giusto nei confronti di un team che ha bisogno prima di tutto di giocatori disposti a sacrificarsi per il bene del gruppo.

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