Basket, Matteo Pollone presenta il derby Edilnol Biella-Junior Monferrato

«Sarà solo il secondo test sia per noi sia per i nostri avversari, ma il derby con Casale non potrà mai essere una partita come le altre». Matteo Pollone parla così del primo match ufficiale della stagione, la sfida di supercoppa in programma oggi alle 18 al Forum contro la Junior Monferrato.
Lui che da ragazzino sognava di poter indossare la canotta rossoblu seguendo le orme del fratello maggiore Luca, oggi è una pedina fondamentale dell'Edilnol.
Con 67 partite giocate "Pollino" (come è soprannominato in spogliatoio) è il giocatore che vanta più presenze con Biella nel roster 2020/2021.

D. Matteo, dopo due stagioni in crescendo, come affronti l'anno della tua possibile consacrazione?
R. Con molte aspettative, consapevole di dover compiere un ulteriore salto di qualità in ogni aspetto del gioco. Due anni fa ho avuto 7 minuti di media, l'anno scorso 13, quest'anno so che per meritare più minuti e responsabilità dovrò crescere, specie nella metà campo offensiva. Avrò spesso la palla in mano e qualche tiro in più, l'obiettivo è farmi trovare pronto.
D. Con che spirito affronterete tre derby contro squadre più esperte e profonde di voi?
R. Sappiamo di essere la cenerentola del girone, ma non partiamo certo battuti, anche se l'obiettivo principale è arrivare pronti all'esordio in campionato del 15 novembre contro Orzinuovi. Questo non significa che snobberemo la supercoppa, ben sapendo però che ci servirà soprattutto per migliorare l'amalgama del gruppo, inserire gli ultimi arrivati Hawkins e Lugic e crescere di condizione.
D. Giocare senza pubblico potrà mettervi meno pressione in questo inizio di stagione?
R. Essendo la squadra più giovane del campionato forse sì. Ma il calore del nostro pubblico ti dà sempre grande energia, quindi speriamo di poter riavere presto i tifosi al Forum.
D. Hai compiuto 21 anni da pochi giorni (27 settembre) ma sei uno dei senatori del gruppo. Come ti trovi in questo ruolo nuovo?
R. È sicuramente una situazione diversa rispetto a quelle vissute nelle altre stagioni. Prima ero il giovane del gruppo, che osservava i più esperti e cercava di carpire segreti e sfumature del gioco, ora mi trovo spesso nella situazione di dover dare io consigli ai ragazzi. È un ruolo che mi gratifica e che cercherò di svolgere con impegno e serietà, consapevole che se ognuno di noi farà la propria parte potremo toglierci molte soddisfazioni.

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