Ciclismo, Giro d'Italia a Biella. Tutto definito dopo il sopralluogo di Rcs di mercoledì

Se non fosse bastata la conferma dell’assessore regionale Fabrizio Ricca, ieri l’altro è arrivato il sopralluogo di Rcs a Biella a confermare che il prossimo Giro d’Italia farà partire una tappa dal nostro capoluogo di Provincia. Manca solo l’ufficialità, che arriverà nei primi giorni di febbraio con la presentazione della Grande partenza prima e dell’intero Giro poi (a meno che ormai i due eventi non finiscano per coincidere), a dar sogno al nuovo spettacolo della massima corsa ciclistica nazionale. Il Giro solo in fatto di partenze aveva già scelto Biella città nel 1963 verso Leukerbad, nel 1964 verso Milano, nel 1993 ancora verso Milano e nel 1999 con Biella-Lumezzane, l’indomani la grande impresa di Pantani. Nel 2007, invece, era partita da Biella la cronometro verso Oropa.
Bocche cucite ancora e non potrebbe essere altrimenti, ma mercoledì mattina non sono sfuggiti gli uomini di Rcs, l’organizzazione del Giro d’Italia, che hanno fatto tappa nella città laniera per i dettagli di partenza di quella che sarà la terza frazione del Giro 2021 lunedì 10 maggio. Probabilmente gruppo e carovana partiranno dal cuore della città proprio di fronte al Duomo, ma per questo servono ancora conferme.
Il Giro, dissipati gli ultimi dubbi, partirà l’8 maggio con una breve cronometro a Torino. Il giorno seguente tappa da Santena (o Stupinigi nel caso Santena diventi partenza della crono del primo giorno) a Novara (anche qui mercoledì scorso il sopralluogo di Rcs), poi Biella in direzione del Cuneese (quasi sicuramente Canale d'Alba). Il giorno seguente sarà ancora partenza dal Piemonte (le terre di Coppi?) verso la Lombardia. Il Giro, poi, ritornerà in Piemonte negli ultimi giorni prima della conclusione del 30 maggio per una tappa con l’inedito arrivo all’Alpe di Mera in Valsesia e la successiva ripartenza da Verbania.

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