Rugby, Aldo Birchall non è più l'head coach di Brc

Biella Rugby Club comunica che Aldo Birchall non ricopre più il ruolo di head coach della prima squadra, chiudendo di fatto in anticipo il rapporto di collaborazione con il club. Un accordo consensuale, reso necessario dall’incertezza nella quale è precipitato il rugby italiano in seguito alla pandemia.
Birchall, giocatore di rugby a XV ai massimi livelli Italia, è arrivato a Biella nella stagione 2017/18 con il ruolo di assistant al fianco di Andrew Douglas. Ha contribuito nel doppio ruolo di allenatore e giocatore alla vittoria del Campionato di Serie B nel 2018 e al conseguente passaggio alla serie superiore. Dalla stagione 2018/2019 gli è stata assegnata la gestione tecnica della squadra Senior che ha dimostrato di meritarsi con onore un posto in Serie A dove in soli due anni, da neopromossa è passata a competere in vetta alla classifica sfiorando l’accesso ai playoff per la serie superiore prima che la pandemia interrompesse tutti i campionati.
Aldo Birchall ricopre attualmente il ruolo di allenatore della mischia presso il prestigioso Cska Rugby di Mosca, club che compete nella Liga Stavok – Russian Rugby Championship, massimo campionato russo.
Vittorio Musso, ex presidente Brc: «Aldo Birchall ha dato una grande dimostrazione di professionalità, attaccamento al club e impegno sul campo e i risultati si sono visti. Interrotti purtroppo, dalla sospensione dei campionati, in una situazione di incertezza, non potevamo certo impedirgli un importante passo verso la sua crescita di allenatore. Fa parte della storia del nostro club e personalmente sono molto affezionato a lui e alla sua famiglia. Non è certo stato un normale rapporto professionale tra presidente e allenatore prima squadra, c’è molto di più».
Aldo Birchall: «Biella Rugby è stata per me un’esperienza importante. Siamo cresciuti tanto. Insieme siamo saliti in Serie A, ci siamo rimasti e nella stagione successiva eravamo un club di alta classifica. Quando vedi che sei riuscito a fare crescere così tanto un gruppo, fa male doverlo lasciare, ma purtroppo in questo periodo dobbiamo fare i conti con qualcosa che non è sotto il nostro controllo. Ci tengo a ringraziare i ragazzi perché nel periodo in cui sono stati con me hanno sempre dato tutto. Sono contento di aver visto e in qualche modo di aver contribuito ai loro progressi. Spero possano capire che la serietà con la quale li ho fatti crescere non vuole dire non divertirsi, ma è quel tipo di serietà che porta ai risultati. Ringrazio tutto lo staff, i numerosi volontari, i tifosi, è sempre stato un grande piacere fermarsi a chiacchierare dopo la partita. Io e la mia famiglia ci siamo sempre sentiti molto ben accolti all’interno del club. Ci siamo lasciati in amicizia e con il rugby non si sa mai cosa capiterà, ci ritroveremo su qualche campo. Ancora grazie al Club che mi ha permesso di cogliere questa bella opportunità con Cska Rugby».

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