Rugby, il giovane Francesco Mondin ammesso al centro di formazione permanente Fir di Milano

Nei giorni scorsi, la Federazione Italiana Rugby ha reso disponibili le liste degli atleti ammessi a prendere parte al progetto giovanile di élite, inseriti nei quattro centri di formazione permanente Under 18 di Milano, Treviso, Prato e Roma.

Il giovane Francesco Mondin è stato ammesso al centro di formazione permanente di Milano. Classe 2004, 183 cm per 81 kg, ha giocato l’ultima stagione nel ruolo di tallonatore nell’Under 16 gialloverde, ma indossa la casacca cara al presidente Musso da oltre otto anni. Studente del Liceo delle scienze umane con indirizzo economico e sociale, proseguirà gli studi nel capoluogo lombardo durante la settimana, ma tornerà a Biella nel weekend per continuare a giocare le partite di campionato Under 18 con il club.

«Non mi aspettavo di essere ammesso perché a inizio stagione mi sono procurato un infortunio alla mano», spiega Francesco con entusiasmo, «ero demoralizzato, ma ho partecipato a tutte le selezioni con alcuni miei compagni e alla fine è andata bene. Ho giocato nel ruolo di tallonatore, ma fino a due anni fa giocavo come primo centro, poi servivo davanti e mi hanno spostato. Per me non è un dramma cambiare, riuscire a giocare in ruoli diversi mi rende completo e competitivo. A me quello che importa è solo giocare e divertirmi. Un giocatore a cui mi ispiro? Pensando in grande, il mio mito è Jonah Lomu, ma guardando più vicino, apprezzo molto lo spirito del nostro capitano Tommaso Pellanda: riesce a gestire squadra e gioco, esprime concretezza, è sempre concentrato. Tutti atteggiamenti che danno grande sicurezza alla squadra. Termino con i doverosi ringraziamenti, questo risultato non è solo merito mio. Ringrazio tutto il club che ci ha dato un sacco di possibilità di rincorrere i nostri sogni. Ci ha sempre insegnato, accompagnato, seguito, tutto sempre perfetto. Grazie ai miei allenatori: Marco Porrino e Miguel Addaris e grazie al mio primo allenatore Cosimo Rizzo che mi ha fatto appassionare a questo sport. Il rugby mi rende felice e questo grande club mi ha regalato tante possibilità per esserlo».

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