Tennis in carrozzina, nella finale di Biella Silviu Culea si conferma campione italiano

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Una finale a senso unico, in cui Silviu Culea ha dominato Ivan Tratter. I Campionati italiani assoluti di tennis in carrozzina organizzati dal Tennis Biella nella nuova sede al centro sportivo Alba Marina di Valdengo è così finita in poco più di un’ora e 20 minuti in cui il 45enne di Calcinato, in provincia di Brescia, ha dominato il più giovane rivale, superandolo per 6-2, 6-3.

Nel primo set Tratter perde tutti i turni di battuta (ben 4), complici i troppi doppi falli (nove alla fine, di cui 5 nella frazione d’apertura). Il rumeno è invece più lesto ad ambientarsi alla nuova superficie (il maltempo e la pioggia hanno costretto il direttore Alessio Loglisci a spostare l’epilogo nel campo coperto in veloce) e soprattutto riesce a ricavare un buon bottino di punti dal suo colpo migliore, il rovescio; mentre con il diritto l’altoatesino è decisamente più falloso. Perso il set in 40 minuti, Tratter inizia il secondo commettendo altri due doppi falli, ma riesce comunque a tenersi per la prima volta il servizio. La sfida pare più equilibrata, almeno fino al 3-2 per Culea. Nel sesto gioco Tratter è di nuovo breccato (con due doppi falli che paiono chiudere la contesa), ma il ventiseienne di San Genesio (Bolzano) ha un moto d’orgoglio, accorcia le distanze, ma poi vanifica tutto lasciando al rivale il sesto turno di battuta (su otto totali).

«Dopo l’incidente sul lavoro che mi ha costretto sulla carrozzina ho iniziato con il basket, poi al tennis ci sono arrivato solo cinque anni fa – racconta Culea -. Riuscire a vincere il titolo Assoluto per due anni consecutivi non era facile: in semifinale ho sofferto a lungo con Luca Arca, mentre oggi è stata più semplice. Io e Ivan ci conosciamo alla perfezione e in questa occasione sono stato più bravo a sfruttare i suoi punti deboli. A livello internazionale sono stato numero 36 (ora è sceso al 50, ndr). Faccio il tennista a tempo pieno e con l’aiuto sia della Federazione, sia della mia società, la Canottieri Garda Salò, riesco a pagarmi le spese. Mi alleno a Brescia con la Forza e Costanza e la scuola tennis di Alberto Paris».

Le altre finali sono state appannaggio di Alfredo Di Cosmo nel tabellone riservato alla categoria Quad (tennisti in carrozzina con limitazioni anche nell’uso degli arti superiori), Giulia Capocci in quello femminile (6-1, 6-2 sulla bergamasca Anna Maria Bertola) e Tratter-Culea in doppio, a segno su Arca-Cippo per 6-3, 3-6, 10-7.

Alle premiazioni una sorpresa: la presenza di Vincenzo Santopadre e Paolo Lorenzi (impegnato in questi giorni nel Thindown Challenger), che si sono complimentati con i due finalisti per l’impegno e la qualità tennistica. Il toscano ha ricordato la sua partecipazione, da giovanissimo, al torneo dell’Alba Marina.

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