«A Biella non c’è niente da fare? Proviamo noi a dare una scossa». L'iniziativa di un gruppo di ragazzi. Fotogallery

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«A Biella non c’è mai niente da fare? Allora facciamo noi qualcosa». È nata così, da un piccolo gruppo di giovani, l’idea che bisogna dare a questa città, troppo isolata e a volte triste e silenziosa, una possibilità. Rianimare il centro con eventi semplici ma efficaci, in linea con i desideri e le aspettative dei ragazzi, a basso costo ma in grado di coinvolgere facendo ritrovare il piacere della comunità, del far parte di un gruppo, di sentirsi il tassello di un progetto. Iniziative facili: una pizza tutti insieme sotto i portici del Duomo in una giornata di pioggia, oppure musica con la chitarra seduti per terra a cantare le canzoni di oggi e del passato. Venerdì scorso hanno lanciato l’idea delle vasche in via Italia: «Sì, ma a modo nostro, con le attrezzature da piscina e i gonfiabili  perché  fossero  vasche “vere”… » e poi tutti in piazza Duomo a mangiare un cono gelato per rinfrescarsi un po' e ascoltare musica. «A basso volume… non vogliamo dare fastidio a nessuno» precisano. Un modo per non sentirsi isolati, per ritrovare il piacere dei contatti reali dopo troppo tempo di confinamento forzato. «La pandemia ha cambiato le persone nel profondo» spiega uno studente di Filosofia. «Ci ha allontanati dalla realtà. È tempo di riprendere le vecchie abitudini, di uscire o di imparare a farlo.
«Anche se Biella tante volte sembra respingere le iniziative invece che accoglierle». Ma sono determinati. E i numeri stanno dando loro ragione: «Eravamo in sei a giugno a immaginare questo progetto. Ora siano almeno una trentina nel gruppo direttamente coinvolto nell’organizzazione. E speriamo di essere sempre di più» racconta una ragazza poco più che ventenne che studia arte e intanto lavora. L’età dei giovani coinvolti va dai 13 ai 28 anni. C’è chi deve ancora finire le medie, chi va alle superiori, chi frequenta l’università e a Biella ci torna ogni tanto, chi lavora e spera di restare. Biella aveva avuto un momento di popolarità lo scorso novembre grazie al successo della miniserie Netflix “Strappare lungo i bordi” di Zerocalcare che aveva scelto la nostra città come sfondo per una parte della sua storia. E sarà proprio il celebre fumettista a realizzare il logo del gruppo “Niente da fare Biella”. «L’abbiamo contattato e lui è stato molto disponibile. Ci ha proposto di inviargli idee e spunti da cui trarrà ispirazione. A questo scopo abbiamo lanciato su Instagram un concorso di idee: c’è tempo fino al 16 agosto per inviare i suggerimenti che gireremo a Zerocalcare. E speriamo anche di averlo presto ospite a Biella in modo che possa visitare i luoghi che ha disegnato». Venerdì sera alle 21,30 il ritrovo è stato ancora una volta in Piazza Duomo. «Una birra (per i maggiorenni) o una coca in compagnia. Non è un evento, siamo un gruppo di amici che si incontrano e trascorrono insieme del tempo…» precisano.«Quanti siamo di solito? Difficile dirlo. C’è un certo viavai, all’ultima occasione venerdì scorso saranno passati 100 o 200 persone. Ma ci sono anche le famiglie e gli adulti che si fermano ad ascoltare, che ci chiedono cosa stiamo combinando…» dice uno studente del Liceo. Il gruppo però ha ambizioni importanti e ammette di non avere paura di sognare in grande. «Vorremmo trovare un luogo dove incontrarci; dove organizzare eventi artistici e musicali, dove fare coworking, teatro, dove avere un’area studio da usare durante il giorno, da trasformare la sera. Esiste in tante piccole città, perché non a Biella?». Cercano un’area disponibile, uno spazio da reinventare e lanciano un appello. «Scriveteci su nientedafare[email protected]».
Spiegano di non avere avuto contatti con l’amministrazione, sottolineano di non avere alcuna connotazione politica, di es- sere aperti a tutte le idee purché siano rispettose degli altri e inclusive.
«Cerchiamo  aiuto, certo. Suggerimenti, idee, soluzioni. Esiste un luogo da reinventare? Qualcuno vuole pensarci con noi? Abbiamo visto che a volte basta chiedere per avere le risposte» spiegano.
Partono dal basso. Hanno iniziato stipulando una sorta di convenzione con alcuni esercenti e la reazione dei commercianti è stata subito entusiasta. «Presentando il nostro adesivo, durante gli eventi si può approfittare degli sconti al Caffè Bruticella di via san Filippo, alla gelateria Biondi in piazza Curiel e alla pizzeria da Anto in via Italia» raccontano. «In queste poche settimane abbiamo scoperto che la nostra città è un terreno “fertile”: c’è talmente tanta voglia di fare qualcosa che alla fine basta seminare bene per raccogliere in breve tempo i frutti. Dobbiamo solo fare in modo che si possa liberare la creatività che tutti abbiamo dentro e dare spazio e modo di esprimersi alle tante menti pensanti che qui vivono» concludono. «Facciamo in modo che i giovani restino nella nostra città. Vorremmo che chi si deve allontanare per lavoro o per studio possa trovare il desiderio di tornare a Biella. Che la sentisse accogliente, vivace, davvero adatta per viverci».

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