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Le aiuole nelle due rotonde all’ingresso di Vigliano sono state rifatte. Queto sarebbe stato già sufficiente per provocare l’indignazione di Claudio Minetto, consigliere comunale di opposizione, ma le condizioni in cui si trova il verde nella rotatoria accanto al cimitero hanno infiammato la polemica. Spiega Minetto: «Ho visto estirpare in malo modo con un escavatore, e poi buttare, le piante che adornavano le due rotonde agli incroci con via Libertà e via Massarietta: si trattava di essenze del tutto consone al territorio, anzi, assolutamente rappresentative della nostra zona e soprattutto di quelle aziende florovivaistiche da sempre fiore all'occhiello di questo paese. Si trattava infatti di Aceri Giapponesi, speci arboree che i floricoltori viglianesi esportano in tutta Europa, e di rose, piante su cui si fonda la nostra storia e la nostra economia floricola. Adesso invece, nelle nuove rotonde hanno fatto miracolosa apparizione piante di Formio (phormium) tipiche della Nuova Zelanda, legate a climi caldi e tropicali, abbinate a ciclamini e callune estive. Insomma, una città del vino, ma con abito in stile Riviera romagnola anni '60».
L’articolo completo è su Il Biellese del 25 settembre.
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