Acque Potabili di Cossila, acqua ridotta a chi non paga

Nel salone parrocchiale del nuovo oratorio a Cossila San Grato, nel pomeriggio di sabato 15 ottobre, si è svolta l’assemblea straordinaria di Acque Potabili di Cossila Srl.
Erano presenti il presidente del c.d.a. Sandro Coda Luchina, Davide Bragante dello Studio Soncina e il notaio Carlo Scola che ha illustrato i punti all’ordine del giorno che sono stati tutti approvati all’unanimità. L’assemblea ha deliberato sull’aumento gratuito del capitale sociale di euro 177.92 per adeguamento del valore nominale della quota da euro 34.84 a euro 35, con utilizzo della riserva straordinaria; sull’aumento del capitale sociale di nominali euro 3.500, pari a quote 100 di nominali euro 35, con sovrapprezzo di euro 167 per ogni nuova quota, da destinarsi esclusivamente ai nuovi utenti. È stata altresì votata la modifica statutaria concernente l’assunzione e la permanenza dei requisiti per la qualifica di socio e la giusta causa di esclusione e sono state votate le modifiche art. 2, 14, 15, 16 dello Statuto sociale. In merito ai punti votati le cose degne di nota, secondo quanto spiegato nel dettaglio dal notaio, sono le seguenti. Innanzi tutto la modifica del quorum deliberativo costitutivo che in prima convocazione richiederà la maggioranza assoluta, in seconda convocazione i due terzi dei presenti. Inoltre poiché uno dei componenti del c.d.a. dovrebbe essere nominato dal Comune di Biella, cosa peraltro non verificatasi negli ultimi anni, si è stabilito che in tal caso, se non vi è nomina da parte del Comune, il membro del c.d.a mancante può essere scelto dal c.d.a. stesso.
In merito poi all’assunzione e alla permanenza di requisiti per la qualifica di socio e la giusta causa di esclusione, dopo un mo- mento di confronto con i soci, richiesto dal notaio, per valutare le proposte e le opinioni, l’assemblea ha deliberato che, dopo cinque anni di non partecipazione alle assemblee si perda il diritto di partecipazione “all’attività sociale” ma, se si è in regola con i pagamenti, si mantenga la propria quota associativa e la fornitura d’acqua conseguente. Invece dopo due anni di mancati pagamenti e quindi di morosità, il c.d.a. potrà decidere di togliere all’utente la qualifica di socio per giusta causa, fermo restando che, come ha precisato il presidente Luchina, secondo le indicazioni dell’Asl non si può privare nessuno, in maniera assoluta, dell’uso dell’acqua, ma se ne prevede una riduzione della fornitura della stessa secondo le procedure stabilite per legge. Infine l’assemblea ha introdotto la figura del vice presidente del c.d.a. in sostituzione del socio più anziano. Prima infatti la procedura richiedeva che, in caso di inabilità del presidente, ne facesse le sue veci il socio più anziano. Ora invece il c.d.a. elegge un vice presidente che potrebbe essere scelto anche tra i membri giovani, fatta salva la verifica dei requisiti di eleggibilità.
MARIA TERESA PRATO

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