
(Foto di Fabio Lesca)
Il lungo applauso di autorità e pubblico al passaggio delle penne nere biellesi che hanno chiuso il corteo partito alle 9 del mattino
Erano passate da poco le 19,30 quando, in via La Marmora, ha fatto capolino lo striscione “Tücc’ün”, con il motto degli alpini di Biella. Era il segno: l’Adunata stava vivendo i suoi ultimi momenti, i più emozionanti per le penne nere della provincia che hanno organizzato, accolto, lavorato e che si sono godute il lungo applauso che ha coinvolto il palco delle autorità e il pubblico. Il loro passaggio ha fatto superare quota 90mila al “conta-persone” della sfilata, secondo i dati comunicati alla fine di una lunga giornata dall’Ana. Dalle 9 del mattino alle 8 di sera, è stato un lungo corteo, emozionante per chi lo ha vissuto come Corrado Perona, il biellese che è stato guida dell’associazione nazionale: «Con noi oggi hanno sfilato idealmente tutti i veci che hanno posato lo zaino». Due i ministri presenti, quello della Difesa Guido Crosetto che ha aperto con la rassegna ai militari in armi la giornata in viale Macallé, e il biellese Gilberto Pichetto. Da Roma è arrivato anche il presidente del Senato Ignazio La Russa. L’ultimo atto è stato il passaggio della “stecca”, simbolo di chi gestisce l’Adunata, nelle mani dell’Ana di Genova, la città che ospiterà l’edizione 2026.
Lunedì 12, per raccontare l’evento, è in edicola un’edizione straordinaria de “Il Biellese” con le immagini della domenica e dei giorni precedenti di festa. Ci sarà anche, come nell’edizione di venerdì scorso, una sovracopertina da collezionare. Il prezzo è di un euro. Il giornale tornerà regolarmente in edicola anche martedì 13.
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