
Al Borgo di Babbo 50.000 visitatori
da tutta Italia
Diventa “nazionale” l’iniziativa organizzata dalla Pro loco, con numeri da record: 70 bus turistici, 400 espositori, 100 studenti per il progetto “Elfi”
Dieci giorni di apertura, 70 bus turistici, 400 espositori suddivisi per tutti i giorni, 60 volontari impegnati e circa 50 mila visitatori che da tutta Italia sono arrivati a Candelo.
Sono i numeri significativi del Borgo di Babbo Natale 2024, ennesima edizione riuscita che ha chiuso a metà dicembre riconfermandosi una manifestazione di grande successo.
Il più felice è il presidente della Pro loco di Candelo, Cristian Bonifacio, che ringrazia tutti coloro che hanno contribuito a rendere perfetta la “macchina” gestita dall’associazione.
I numeri in dettaglio
Ecco altri numeri: 5 persone fisse, volontari in ufficio turistico, 3 addetti ai servizi generali, 18 persone tra protezione civile e addetti antincendio, 100 ragazzi delle scuole per il progetto “Elfi” di alternanza scuola lavoro, 2 elettricisti, 10 giorni di lavoro per 3 aziende a seguire i vari allestimenti, e 3 km di luci impiegate. E poi ci sono gli 11mila album da colorare, 15mila mappe gioco distribuite ai bambini, 800 kg di panettoni, 1.000 litri di thé caldo, 350 kg di caramelle distribuite da Babbo Natale e 11mila coroncine consegnate sempre ai bambini, assoluti protagonisti della festa natalizia che ha illuminato il Ricetto.
Il commento del presidente
«Siamo ovviamente molto contenti di ciò che abbiamo realizzato e di come lo abbiamo fatto» afferma Bonifacio. «Devo ringraziare tutte le persone coinvolte, l’amministrazione comunale di Candelo, il consiglio direttivo, la mia famiglia e gli sponsor. Tutto ha ben funzionato anche per le fasce orarie di visita che hanno consentito di spalmare meglio gli ingressi. Inoltre l’arrivo di un pubblico sempre più “nazionale” ci ha permesso di far conoscere meglio la nostra realtà che, per il 2024, ha messo a disposizione ulteriori posti auto, questione che sappiamo essere molto sentita. Ho ricevuto notizie positive anche per l’indotto, in particolare dai ristoranti della zona e dai bed and breakfast sparsi sul territorio».
Non sono mancate le polemiche per il passaggio televisivo su Rai 2 che poco ha mostrato della festa: «Sapevamo che si trattava di un programma di intrattenimento e non di divulgazione. Ma da parte mia non c’è stata amarezza o disagio». Infine l’ultimo passaggio, con la Pro loco attesa al rinnovo del proprio consiglio direttivo: «Il mio mandato è appena scaduto ma vorrei proseguire il lavoro iniziato sei anni fa. Anche nel 2025 ci saranno molti obiettivi da raggiungere».
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