Al Giffoni Film Fest la domanda di una ragazza in lacrime fa commuovere il ministro Pichetto

Intervento molto partecipato quello del ministro Gilberto Pichetto oggi al Giffoni Film Fest. L'esponente biellese di governo si è anche commosso di fronte alla domanda preoccupata sui temi del futuro, e le paure che si porta appresso, di una ragazza scoppiata in lacrime. Ai giovani il ministro, visibilmente commosso, ha suggerito «determinazione e realismo contro "climate change"». Alla giovane che gli chiedeva se non avesse paura per i suoi figli e i suoi nipoti ha risposto «Io ho la forza del dubbio, ho un dovere verso la carica che ricopro verso di voi e verso i miei nipoti».
Ecco le altre parole di Pichetto su alcuni temi toccati: «Stiamo affrontando i cambiamenti climatici con determinazione e realismo. Chi governa ha il dovere di leggere la realtà: si alza la temperatura della terra e dei mari, a pochi chilometri di distanza abbiamo siccità e allagamenti. Servono insieme mitigazione e adattamento». Lo ha detto al Festival di Giffoni, nel corso di un incontro con i giovani sui temi ambientali, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto. Rispondendo a una domanda sul negoziato climatico in corso, Pichetto ha ricordato che «l’Europa pesa meno del 10% nelle emissioni e l’Italia meno dell’uno: alle COP c’è stato un impegno preso, sugli obiettivi e anche scegliendo di intervenire su chi soffre di più». «Noi - ha detto Pichetto - siamo tra i Paesi ricchi, ma allo stesso tempo come Italia dobbiamo guardare alle nostre ragioni: non sono in discussione gli obiettivi, ma le modalità per raggiungerli». In un confronto molto stimolante con i ragazzi di Giffoni, il ministro ha affrontato vari temi: gli obiettivi di decarbonizzazione nazionali, le azioni previste nel PNIEC e del Piano di Adattamento ai Cambiamenti Climatici, il confronto in Europa sul settore dell’automotive, dei fabbricati e agricolo. Tra i compiti dei giovani, ha detto Pichetto, c’è «rendere consapevoli i governi e il mondo della necessità di intervenire».

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