Anche Salvini si interessa alla vicenda della donna biellese ricoverata in Egitto



Si interessa anche il senatore della Lega ed ex ministro dell'Interno Matteo Salvini alla vicenda di Mara Gangini, la signora biellese ricoverata in Egitto. «Una nostra connazionale, Mara Gangini di Biella, è ricoverata da settimane in Egitto e ora si trova in un ospedale del Cairo» spiega Salvini in una nota. «Vorrebbe tornare in Italia: da tempo la Lega segue la vicenda con grande attenzione e questa mattina ho chiesto ulteriori chiarimenti alla Farnesina. L’obiettivo è riportarla a casa il prima possibile. Forza Mara, siamo con te».
A far emergere la vicenda della 66enne biellese di Androno Micca, cui il nostro giornale ha dato ampio spazio nell'edizione cartacea di venerdì, è stata l'onorevole della Lega Cristina Patelli che in una nota aveva spiegato tutta la sua amarezza perchè «ancora una volta le Istituzioni abbandonano da 3 mesi una cittadina italiana al proprio destino in Egitto».
Ecco il testo dell'intervento dell'onorevole Patelli, che ha raccontato la storia della signora biellese: «Ancora una volta siamo chiamati a rispondere ad uno straziante appello e ad intervenire per salvare, purtroppo è proprio il caso di dirlo, una cittadina italiana, da settimane  ricoverata in un ospedale egiziano e abbandonata al suo destino dal suo Paese, l’Italia. Mara Gangini, biellese, era giunta a fine dicembre in Egitto col compagno e i due figli per un viaggio turistico e per lavoro. Il volo di rientro era previsto per il 20 di marzo ma, a causa della pandemia di Covid 19, che ha scosso il nostro Paese, il volo è stato annullato come tutti i voli in arrivo in Italia. E’ stato l’inizio di un lungo calvario di chi, letteralmente abbandonato (e a proprie spese) dalla nostra Ambasciata al Cairo, ha accomunato ed accomuna ancora molti nostri connazionali sparsi nel mondo ai quali la Farnesina non ha saputo dare né risposte né certezze nonostante i ripetuti proclami del Ministro Di Maio. E’ un dato di fatto, purtroppo, che si ripete e si prolunga nel tempo. La signora Gangini 20 giorni fa si ferisce fortuitamente ad una mano e le viene una forte febbre. Dopo qualche giorno, visto che le condizioni di salute peggiorano, viene ricoverata presso il Nile Hospital di Hurghada. Da quel giorno le sue condizioni, nonostante le cure, tutte a pagamento, non portano a miglioramenti di sorta. Anzi le sue condizioni si aggravano ulteriormente. A nulla sono valse le cure per una sospetta infezione al sangue, di cui non si conosce la causa, fin qui eseguite dai medici egiziani. Nei primi giorni si sono susseguite forti crisi respiratorie tanto da rendere subito necessario il ricovero in terapia intensiva. Sottoposta ai tamponi per il Covid 19 è risultata negativa ma le sue condizioni sono ulteriormente peggiorate». A questo punto è stata direttamente l'onorevole leghista a cercare di dare una svolta alla vicenda: «In questa situazione, che definire tragica è un vero eufemismo, oggi, dopo gli inutili appelli inviati dalla famiglia al Ministro Di Maio, al presidente del Consiglio Conte e al presidente della Repubblica Mattarella, ho parlato direttamente col consolato italiano a Hurghada per sollecitare un intervento concreto. La signora Gangini è ora in viaggio, in ambulanza, diretta all’Ospedale italiano Umberto I del Cairo per ulteriori accertamenti e, si spera, una diagnosi definitiva, augurandoci che possa reggere lo stress di un volo di rimpatrio. Una sola cosa è certa, la Farnesina non metterà a disposizione nessun aereo italiano per il suo rientro in Italia. Oltre al danno, la beffa, dunque. Se potrà, o meglio, se le sue condizioni di salute glielo consentiranno, potrà rientrare presso una struttura sanitaria in Italia a spese della sua famiglia, che ha già dato fondo a tutte le risorse economiche in questi 20 giorni di agonia. Parliamo di diverse decine di migliaia di euro. Dire che siamo di fronte all’ennesima situazione vergognosa di abbandono dei propri cittadini in terra straniera da parte delle Istituzioni italiane, sarebbe semplicemente banale. Siamo di fronte ad un atteggiamento vergognoso che si sta ripetendo fin dall’inizio della pandemia di Covid 19 verso chi, invece, dovrebbe essere maggiormente tutelato perché in grave stato di salute. Siamo di fronte ad un Governo che calpesta continuamente ed impunemente l’articolo 32 della nostra Costituzione che recita testualmente “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti…”. Continuerò a seguire personalmente e costantemente l’andamento della situazione di questa nostra concittadina biellese perché nessun italiano dev'essere abbandonato nel momento del bisogno, specie se in ballo c'è la vita».


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