Approvato il nuovo decreto. Tutte le novità con l'Italia che fino al 30 aprile resta arancione o rossa


È stato approvato oggi dal Consiglio dei ministri il nuovo decreto che conferma in buona sostanza regole e divieti attualmente in vigore. Dal 7 aprile e fino al 30 si applicano le misure «di cui al provvedimento adottato in data 2 marzo 2021» si legge nel testo del decreto aprile firmato dal presidente Draghi.
Dal 7 al 30 aprile tutta l’Italia sarà in zona arancione o rossa: tuttavia se un territorio avrà dati da zona gialla il governo potrà optare per un allentamento delle misure, volto soprattutto alla riapertura di bar e ristoranti a pranzo. Regioni, province, comuni che avranno i numeri da zona gialla dovranno, come requisito, essere in regola con i vaccini.
Per quanto riguarda le scuole, invece, «è assicurato in presenza sull’intero territorio nazionale lo svolgimento dei servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 e dell’attività scolastica e didattica della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e del primo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado. La disposizione di cui al primo periodo non può essere derogata da provvedimenti dei Presidenti delle Regioni, delle Province autonome. Nella zona rossa le attività didattiche del secondo e terzo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado nonché le attività didattiche della scuola secondaria di secondo grado si svolgono esclusivamente in modalità a distanza. Nelle zone gialla e arancione le attività scolastiche e didattiche per il secondo e terzo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado si svolgono integralmente in presenza. Nelle medesime zone gialla e arancione le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica, affinché sia garantita l’attività didattica in presenza ad almeno il 50 per cento, e fino a un massimo del 75 per cento».
Non sono consentiti gli spostamenti tra le Regioni, a meno che non si abbia una seconda casa. Sarà possibile, infatti, raggiungere le seconde case, anche in zona rossa, salvo la presenza di ordinanze regionali con regole più restrittive. Nelle seconde case sarà comunque vietato l'accesso per i non residenti in Valle d'Aosta, Alto Adige, Trentino, Toscana, Sardegna fino a dopo Pasqua. In Sicilia sarà possibile entrare solo con un tampone negativo effettuato 48 ore prima dell'arrivo.
Gli spostamenti in generale sono comunque consentiti solo per motivi di lavoro, salute e necessità. È confermato il divieto di uscire di casa dalle 22 alle 5.
I bar e i ristoranti restano chiusi, con la possibilità solo dell'asporto. Sempre chiusi cinema e teatri. Prevista per metà mese una verifica che, qualora consentisse il ritorno alla zona gialla, potrebbe portare ad una riapertura di cinema e teatri con prenotazione e un massimo di 200 spettatori all'interno e 400 all'esterno.



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