Archivissima 2020. Donne, atlete: l’archivio di Fondazione Fila Museum

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Giunge alla terza edizione Archivissima, il festival torinese che promuove presso il grande pubblico i patrimoni e le storie conservate negli archivi storici. Nato nel 2017 da un’idea di Promemoria, l’evento si distingue ogni anno per l’intensa programmazione fatta di convegni, laboratori, talk, esposizioni artistiche, colazioni a tema, tour e proiezioni in tutta la città. L’emergenza epidemiologica da Covid-19 ha causato la cancellazione di numerose manifestazioni internazionali, ma Archivissima non è una di queste. L’edizione 2020 rimane confermata dal 5 all’8 giugno, interamente digitale. Tutti gli enti e le realtà coinvolte parteciperanno attraverso dei podcast, che nei giorni del Festival saranno caricati e distribuiti sulle principali piattaforme audio: da Apple a Google Podcasts, fino a Spotify. In tal senso, Archivissima Goes Digital si prefigura come un progetto ambizioso, «un grande archivio digitale audiovisivo che renderà fruibile nel tempo il lavoro di tutte le realtà partecipanti, ponendo le basi per nuove future esperienze di condivisione». Confermata anche La Notte degli Archivi, che nella serata di venerdì 5 giugno consentirà agli utenti di visitare i principali fondi archivistici grazie a contenuti video online sui canali social e trasmessi in diretta streaming. Un palinsesto ricco e dalle inedite potenzialità interattive. Archivissima 2020 è dedicata alle donne: ed essere donne, scrive Simone de Beauvoir ne Il secondo sesso, non è un dato naturale. È, piuttosto, il risultato di una storia. «Nessun destino biologico, psichico o economico definisce l’aspetto che riveste nella società. È l’insieme della storia e della civiltà a elaborare quel prodotto». L’edizione si apre dunque all’insegna di una riflessione importante, che vuole celebrare i successi al femminile di cui la storia è disseminata e testimoniare l’importanza dei processi di trasformazione e cambiamento che in tantissimi ambiti le donne hanno saputo attivare.
Fondazione Fila Museum sarà presente con «Donne, atlete": un excursus che ripercorre la storia del marchio attraverso le sue più grandi campionesse. Le protagoniste danno vita ad un ampio, variegato affresco della condizione femminile contemporanea. Cinque podcast (realizzati con la collaborazione dell’Audio Maker Ted Martin Consoli e della voce narrante di Manuela Tamietti) racconteranno sette atlete. Deborah Compagnoni e Fiona May infiammano lo sci e l’atletica leggera e, dopo il ritiro sanno distinguersi per l’impegno sociale e per la capacità di reinventarsi professionalmente. Non teme i cambiamenti nemmeno Andrea Jaeger, enfant prodige del tennis internazionale che a sorpresa prende i voti. Evonne Goolagong e Kim Clijsters sono a loro volta tenniste da record, ma soprattutto donne: entrambe ritornano a mietere vittorie all’indomani della maternità, mettendo a tacere chiunque affermi che carriera e famiglia sono inconciliabili. La rassegna si conclude con la calciatrice Carla Overbeck e la cestista Nikki McRay, atlete formidabili e fonti d’ispirazione per il ‘girl power’ sportivo. I podcast saranno online su www.archivissima.it e sui canali Facebook e Instagram della Fondazione a partire dalle ore 18:00 di venerdì 5 giugno. Sempre venerdì 5 giugno, dalle ore 20:00, un video esclusivo sarà diffuso sui canali Facebook e Instagram della Fondazione, in occasione della Notte degli Archivi: un’opportunità unica per scoprire parte di un archivio ricchissimo attraverso immagini straordinarie e in alcuni casi ancora inedite. Con Donne, atlete, Fondazione Fila Museum porta un contributo personale alla ridefinizione del concetto di archivio, che si rivela essere dispositivo di narrazione privilegiato. E nel caso di Fila il capo di vestiario è solo il punto di partenza di uno storytelling raffinato, che contempla le gesta delle atlete ma anche i mutamenti sociali e di costume, le conquiste nel campo delle pari opportunità. Il video è realizzato con la collaborazione del videomaker Michele Burgay.

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