Avis Comunale Biella sopra i 3200 donatori, ma calano le donazioni. Nuovi obiettivi dalla Regione Piemonte

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Assemblea annuale per l’Avis comunale di Biella, che giovedì scorso si è riunita al Relais Santo Stefano di Sandigliano per fare un bilancio dell’anno appena trascorso e delineare i programmi per l’immediato futuro. Più di 100 i donatori che hanno preso parte all'incontro. Oltre ad approvare i bilanci e votare i delegati all'assemblea provinciale prevista a marzo a Cavaglià, al centro dell'attenzione è stata la situazione sangue a Biella e in Piemonte. Se in 17 anni il numero dei donatori iscritti alla sezione è aumentato di più di 1000 aderenti (nel 2000 erano 2100, mentre oggi superano quota 3200), le donazioni in termini numerici non hanno rispettato lo stesso rapporto di crescita, anzi. Sempre guardando al 2000, le donazioni erano state più di 4800, nel 2017 non sono state raggiunte le 4000 unità. Un calo dovuto a vari fattori primo fra tutti il lavoro e i cambiamenti sociali ad esso collegati come il pendolarismo, la delocalizzazione, i viaggi. Non ultimo, ovviamente, la sanità sia per il trasferimento nel nuovo ospedale sia per i criteri di selezione sempre più rigidi a tutela dei donatori e dei riceventi che hanno frenato la raccolta. Nella sua relazione, il presidente Avis Lorenzo Tivelli, ha voluto però indicare quelli che sono gli obiettivi del Consiglio da sviluppare in collaborazione con ASL e Direzione del Centro Trasfusionale "Dobbiamo rilevare sempre più spesso tra i donatori alcune difficoltà nel poter donare: ad esempio molti artigiani e liberi professionisti ci lamentano un orario troppo ristretto per poter donare, il che rende difficile conciliare lavoro e solidarietà. Anche i numerosi studenti fuori sede, non potendo effettuare gli esami al sabato, ritardano la donazione o la effettuano fuori provincia. E' nostro compito raccogliere queste richieste e conciliarle per quanto possibile con Direzione e Centro Trasfusionale". Proprio poche settimane fa l'Assessorato alla Sanità piemontese e l'organismo di compensazione CRCC hanno diffuso gli obiettivi da raggiungere per garantire l'autosufficienza al Piemonte: aumentare del 5% i donatori facendo in modo che di questi il 15% abbia tra i 18 e i 30 anni; inoltre nei mesi di giugno, luglio e agosto dovranno essere incrementate del 3% le donazioni per non ripetere i gravi problemi dell'agosto 2017. "Davanti a sfide così - aggiunge ancora il Presidente - siamo chiamati ad assumerci la nostra responsabilità intensificando chiamate e propaganda. Con la fondamentale collaborazione dell'Ospedale saremo impegnati a facilitare i donatori alla donazione per raggiungere gli obiettivi indicati dalla Regione".

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