Aziende, così si allenano i campioni: Desmotec conquista anche Novak Djokovic

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Holger Rune, Stefanos Tsitsipas, Coco Gauff, Novak Djokovic, gli sciatori con Alex Vinatzer in testa e molte squadre di calcio, fra le quali il real Madrid, si allenano con Desmotec. Ma non serve essere nella top 10 dei campioni mondiali per usare le macchine made in Biella, inventate da un ex dirigente di azienda e docente del Politecnico di Torino, Alberto Bertagnolio. Oggi su Amazon è possibile acquistare una nuovissima versione, più abbordabile e leggera da trasportare, ideale per  riabilitazione come per l’home fitness, che in modo intensivo e con benefici in brevissimo tempo, riporta il corpo in equilibrio. I primi prototipi videro la luce nel 2011 e subito, grazie al direttore tecnico  della Valanga azzurra, il biellese Claudio Ravetto, furono adottate  dai fuoriclasse italiani per prepararsi alle Olimpiadi invernali di Innsbruck. «Nel 2010, con la voglia di provare a fare qualcosa di mio,  è nato per caso un progetto per sviluppare macchine per allenamento sportivo: era un mondo sconosciuto e ci affidammo alla Fisi e a Ravetto  per testarle. Poco dopo, a fine 2011, arrivò inaspettata la telefonata di Paolo Maldini che ci chiedeva alcuni prototipi». Con Italberta, l’officina meccanica di famiglia, e la collaborazione di Luca Vineis tutt’ora nel team, il fatturato in un anno arriva a 80 mila euro. «In realtà in tasca mi era rimasto davvero poco» prosegue Bertagnolio. «Mi sono autofinanziato e il trend di crescita è raddoppiato: nel 2014 abbiamo raggiunto i 300 mila euro. Luca montava le macchine, rispondeva al telefono e alle e-mail ma occorreva strutturare la società in modo più coerente e sono state assunte due persone: un aiuto in officina e un commerciale installatore. Per crescere occorrevano investimenti, uno sviluppo prodotto più mirato con l’obiettivo di inserire l’elettronica; il software non era ancora perfetto e gli imbraghi andavano migliorati». Bertagnolio si affida allora, come start up al Club degli investitori, gruppo di business angels di Torino che, attraverso una selezione molto dura, gli affida un “seeding capital” di 250 mila euro. Intanto le macchine, entrate a far parte dei club di calcio più importanti, migliorano le loro prestazioni mentre una linea porta la firma di Pininfarina sul design. In parallelo viene fondata un’Academy per aprire il dialogo con i professionisti dello sport. «Nel 2019 abbiamo toccato il milione e 600 mila di fatturato con 8 persone fra dipendenti e consulenti. La struttura aveva preso forma ed era venuto il momento di sviluppare una rete commerciale, cosa non semplice visto che il nostro prodotto era complesso e ancora ben pochi fisioterapisti conoscevano Desmotec e la sua nuova tecnologia». A Biella ci hanno creduto i Faggi e Azimut ma anche il Club degli investitori che interviene nuovamente con un’iniezione di altro milione. Poi arriva la pandemia a congelare tutto, compresa la campagna di marketing che era già pronta a partire. Così Desmotec trasforma il problema in opportunità: lima i costi di gestione e il modello di vendita, crea demo on line, tutorial per l’installazione delle macchine, uno showroom al cui interno viene fatta formazione a distanza aumentando l’efficacia della promozione. «In 10 anni abbiamo aperto un nuovo mercato e sono cresciuti anche i nostri competitor. Ci siamo ritrovati con un solido brand ma abbiamo capito che la cosa migliore era introdurre prodotti con la stessa qualità garantita dal marchio ma più economici. V. Mini è la nuova linea lanciata  in Germania a fine 2022 e adatta a tutti. Pesa 3 kg e mezzo, è portatile e comoda sia per gli atleti professionisti che per i fisioterapisti che la possono trasportare con loro per far provare il prodotto dai nostri dimostratori. E’ stato creato sito e-commerce, vendiamo anche su Amazon e abbiamo aperto delle collaborazioni  personalizzando i modelli». Intanto Desmotec guarda avanti. E’ in cantiere un’app da collegare in bluetooth via cellulare per programmare e controllare gli allenamenti funzionali. Proseguirà il processo di digitalizzazione in termini di software su abbonamento con nuovo modello di business.

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