Benzina e diesel sopra i 2 euro, ma non è colpa della guerra. Italia paese più caro



Non conosce limiti in questi ultimi giorni l'incremento dei carburanti. Un'escalation senza fine che inquieta molti. Benzina e diesel viaggiano ormai abbondantemente sopra i 2 euro. I perchè sono tanti e non tutti riconducibili alla guerra in Ucraina, visto che solo il 10% del greggio totale importato dall'Italia arriva dalla Russia. Certo influisce il prezzo del Brent (il petrolio), volato da 98 dollari a 130 dollari al barile nel volgere di una settimana, ma non solo.
Soprattutto l'Italia è il secondo paese europeo ad avere il più alto costo dei carburanti. Dietro solo alla Grecia.
Ad incidere sui prezzi finali di benzina e diesel sono l'Iva e le tante accise che nel nostro paese sono molte più che in altri. Negli anni, infatti, sono tante le imposte che si sono sommate sui carburanti: quella per permettere la ricostruzione dopo il disastro del Vajont del 1963, quella per il finanziamento della guerra del Libano nel 1983 e quelle per le emergenze terremoti (Irpinia 1980 Ll'Aquila 2009).
Secondo il Mise, il Ministero dello Sviluppo economico iva e accise incidono sul prezzo finale per il 55%. Un prezzo finale che in Italia dipenderebbe solo per 45% dal prezzo industriale della materia prima, il petrolio insomma.

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