Biella Jazz Club, Martedì 16 novembre ci sono Kapidani, Piantoni e Lombardi

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Dopo il grande successo del concerto con Peter Erskine Trio, riparte la programmazione abituale del martedì per il Biella Jazz Club nella su cinquantacinquesima stagione di attività.E' atteso per martedì 16, alle ore 21,30, il pianista Albanese Markelian Kapedani accompagnato da Flavio Piantoni al basso e Rocco Lombardi alla batteria.Un progetto musicale che si fonda sull’idea centrale che sta alla base del Jazz: la mescolanza. Il cosiddetto “Melting Pot”, ovvero il punto di fusione. De facto, tale "crogiolo", racchiude in sé gli elementi necessari che servono al Jazz: lo Swing, La Clave, le Blue notes, l'Improvvisazione etc, che unite alle sonorità provenienti dal Medio Oriente portano all’ascoltatore nuove sonorità, “estranee” (per così dire) al jazz “tradizionale”. Tutto questo non è un caso, ma è la conseguenza di una nuova realtà di mescolanza tra i popoli che per ragioni economiche/politiche emigrano dall'Oriente all’Occidente in cerca di condizioni migliori di vita. È così che dall’incontro tra persone appartenenti a etnie diverse nascono alchimie musicali e artistiche che ci riportano nuovamente alle radici del Jazz.Ma stavolta il Jazz, oltre lo Swing, La Clave, le Blue notes, l'Improvvisazione ecc, porterà nuovi suoni, nuovi ritmi, nuove idee musicali.Questo Trio nasce con l'intento di creare una musica che rispecchia vari aspetti del Jazz odierno: dallo Swing al Cuban Jazz, dai motivi dei Balcani al Modern Jazz.I brani sono in parte originali e in parte motivi celebri, presi da diverse fonti della musica mondiale ed elaborati in modo tale che si integrino nel contesto di un Jazz cosmopolita-contemporaneo.La musica è un punto d'incontro che unisce persone di diverse etnie. Questa unione porta nuova linfa vitale alla musica stessa la quale si nutre e si sviluppa attraverso le idee trasversali. Tale è anche il progetto del gruppo.Il concerto di martedì 23 novembre avrà come protagonista il chitarrista emiliano Giuliano Ligabue.Markelian Kapedani,pianista, compositore e arrangiatore, è uno dei più significativi rappresentanti del rinnovamento culturale e sociale dell'Albania negli anni immediatamente successivi alla caduta del Muro di Berlino. Uno dei caratteri fondamentali della sua arte consiste nel fondere e sintetizzare mirabilmente la grande tradizione "formale" della musica d'Occidente con i motivi popolari dei Balcani uniti ad una forte impronta Jazz.Suo fu il primo, memorabile, concerto pubblico jazz in Albania del 21 luglio 1992 con il quartetto "The song of Jazz". La produzione artistica di Kapedani coniuga il sofisticato linguaggio della musica classica contemporanea con un recupero della "forma" classica e della improvvisazione della tradizione tipicamente jazz.Di antichissima famiglia gentilizia - i suoi antenati i Gjomarkaj furono per secoli signori delle terre di Mirdizia (Mirditë), che difesero con accanimento contro gli invasori ottomani. (Il cognome Kapedani deriva da "capitano", condottiere). Markelian si è formato in Albania negli anni in cui quest'ultima era la più impenetrabile terra tra i Paesi dell' Est comunista. Kapedani ha iniziato gli studi all'età di quattro anni sotto la premurosa e attenta guida di suo padre Gjon (John), compositore e direttore d'orchestra. Raggiunto il massimo grado come pianista a soli 18 anni, quattro anni più tardi si diploma a pieni voti in composizione. Inizia così una rapida carriera nella Radio e nella TV albanese, che lo porta in brevissimo tempo ad essere uno dei compositori più famosi del suo Paese.

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