
Biella nel circuito del contrassegno unico per disabili
La città adotta il sistema che consente di circolare più semplicemente anche in altre città (e viceversa). La soddisfazione del M5S
La soluzione è arrivata prima della discussione sul problema e, quando accade, è sempre una buona notizia: Biella è entrata a fare parte dei Comuni del circuito del Cude, il contrassegno unico disabili europeo. Si tratta di un sistema che rende valida, previa iscrizione al portale nazionale, la propria certificazione di persona con disabilità alla guida di un veicolo. In provincia i primi a farne parte erano stati Candelo, Sagliano e Occhieppo Inferiore. Ora insieme a Biella si sono aggiunti Cossato, Gaglianico, Andorno e Verrone. E l’amministrazione di palazzo Oropa, per averlo fatto, si è meritata il plauso di un consigliere di opposizione, Karim El Motarajji del Movimento 5 Stelle che sul tema aveva stimolato la Giunta con un’interrogazione che avrebbe dovuto essere discussa nella seduta in calendario mercoledì. «L’attivazione del servizio» dice El Motarajji «avviene ancora prima della discussione ufficiale dell’interrogazione, segno di una crescente attenzione verso il tema dell’accessibilità e della mobilità inclusiva».
Il principale vantaggio del Cude è per chi si sposta in Comuni diversi da quelli di residenza. Serve quindi sia ai biellesi che si muovono sia alle persone che arrivano in città: consente, per esempio, l’accesso nelle zone a traffico limitato senza il rischio di essere multati. Ogni comando di polizia municipale, infatti, conosce le targhe delle auto abbinate al contrassegno per persone con disabilità. Ma non quelle degli altri Comuni. In questo modo invece chi sarà registrato al portale nazionale avrà la facoltà di spostarsi liberamente senza temere contravvenzioni non dovute. «Il decreto ministeriale del 2021» ricorda El Motarajji «era stato pensato per ridurre la burocrazia e agevolare gli spostamenti delle persone con difficoltà motorie».
Le modalità per essere registrati e ottenere il contrassegno, un passo facoltativo che serve soprattutto a chi si sposta, sono semplici: occorre richiedere in Comune un modulo da compilare indicando una targa principale e una facoltativa, da attivare nel caso sia quello il veicolo utilizzato in una data circostanza.
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