Biella, per risolvere la crisi di Giunta Corradino aumenta gli assessori. Critiche dal Partito Democratico

Dopo 9 mesi, si risolve la crisi della giunta di Biella aperta dal pasticcio che, per la mancata presentazione di un progetto, aveva costretto la città a rinunciare a ingenti finanziamenti per la riqualificazione urbana. Il sindaco Claudio Corradino, dopo una lunga trattativa con il leader di Fratelli d’Italia, che aveva lasciato la giunta dopo la mancata partecipazione al bando, ha comunicato agli alleati e al suo partito l’accordo raggiunto per ricomporre il plenum del suo governo cittadino.

Rientrerà, con la sua delega ai lavori pubblici, l’assessore di Fratelli d’Italia Davide Zappalà e si porterà appresso il suo collega di partito Marzio Olivero, a cui cederà anche la delega all’ambiente e alla raccolta rifiuti e ai trasporti, mentre la protezione civile gli verrà trasferita dalle competenze del vicesindaco Giacomo Moscarola. L’aumento di un assessore a Fratelli d’Italia obbligherà, per l’alternanza di genere, a inserire in giunta anche un’altra donna, che sarà la consigliera leghista Cristina Zen, alla quale toccherà occuparsi di parchi e giardini, ceduti da Zappalà, animali, in precedenza di competenza di Gabriella Bessone, e di quartieri, ex delega di Moscarola. La giunta salirà quindi a 9 assessore rispetto ai 7 originali, ma Corradino assicura che il costo sarà come se fosse composta da 8 elementi, visto che Zen e Olivero, come lavoratori dipendenti, saranno pagati solo con il 50 per cento della loro indennità. Sul fronte delle deleghe, il sindaco assumerà la delega all’urbanistica, finora detenuta da Silvio Tosi, a cui resterà il bilancio.

Il rimpasto che pone fine alla crisi coinciderà con l’approvazione, in consiglio comunale, della variante di bilancio con cui verranno applicati gli aumenti di stipendio per sindaco e assessori previsti dalla legge sollecitata dall’Anci e passata in Parlamento con il voto favorevole di tutti i partiti. Infine, il posto di presidente del consiglio regionale lasciato da Marzio Olivero, verrà assunto dal collega di Fratelli d’Italia Amedeo Paraggio.

Alla riunione della Lega la discussione su questa soluzione è stata molto vivace, con molte perplessità espresse, oltre che dal commissario provinciale Michele Mosca, anche da diversi consiglieri comunali. Corradino ha però forzato la mano affermando che se non fosse stato approvato l’accordo si sarebbe dimesso mandando tutti a casa. E così il rimpasto è stato approvato.

Le prime reazioni al rimpasto arrivano dal Partito Democratico che ha convocato una conferenza stampa per criticare questa situazione. «Prendiamo atto che il nuovo segretario della Lega è Corradino, visto che il suo parere conta più di quello di Mosca» ha detto il segretario provinciale Rinaldo Chiola. «Se non sono stati capaci di fare nulla di buono finora, figuratevi adesso con due nuovi assessori a metà legislatura» ha aggiunto il segretario cittadino Sergio Leone. «E pensare che Delmastro aveva criticato la nostra giunta perché era passata da 7 a 8 assessori, mentre oggi va addirittura oltre». La capogruppo Valeria Varnero si chiede che fine abbia fatto l’annuncio sul nuovo piano regolatore: «Se la delega passa a Corradino possiamo considerarlo ormai archiviato».

Più in generale i dem criticano il fatto che l’aumento di assessori e delle indennità che sarà votato al prossimo consiglio comunale, arrivi solo per motivi di gestione amministrativa ma solo per tenere insieme la maggioranza: «Non siamo contrari alle nuove indennità e a un maggior numero di assessori, ma solo se ciò si fa per il bene della città. Qui invece si pensa solo al tornaconto personale e si creano assessorati sul nulla solo per garantire un posto a chi in consiglio comunale non ha mai detto neppure una parola».

E intanto annunciano nuove iniziative in consiglio dove verrà «consolidato il cartello con le altre opposizioni per stigmatizzare quanto avviene e vigilare sui risultati dei prossimi mesi».

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