
Biella vota l’uscita da Iris dopo un consiglio fiume
La delibera approvata poco prima delle 23 in una seduta prima rinviata e poi accesa da una frase dell’assessora Scaramuzzi
«I lavori si chiuderanno alle 12,30» prometteva la convocazione del consiglio comunale che, all’ordine del giorno, aveva la delibera sull’uscita di Biella dal consorzio Iris. Il voto favorevole è arrivato, come desideravano sindaco e giunta, ma poco prima delle 23. La seduta è stata prima aggiornata alle 15: un improvviso lutto familiare ha colpito la segretaria Serena Bolici, la cui presenza è indispensabile per i lavori, ed è stato necessario riconvocare tutti alle 15, aspettando il ritorno del suo vice Clemente Comola. Poi, dopo l’esame delle interrogazioni, una frase dell’assessora ai Servizi sociali Isabella Scaramuzzi, “madre” della delibera, ha acceso gli animi: «Vorrei capire» ha detto, guardando i banchi delle opposizioni «se vi stanno più a cuore i servizi ai cittadini o l’appartenenza partitica». La frase è stata respinta al mittente: «Rigetto questo suo intervento» ha detto Andrea Foglio Bonda (Buongiorno Biella). «Ho sempre apprezzato il suo garbo» ha aggiunto Andrea Basso (Pd) «ma questa volta ha detto qualcosa di grave». E l’ex candidata sindaca del centrosinistra Marta Bruschi: «Ci ha fatto male sentire “o con me o contro i cittadini”. Non la prenda sul personale e non ci insulti».
A smorzare i toni ha provato il sindaco Marzio Olivero («È stata un’ingenuità, in un intervento che abbiamo concordato insieme, che non rispecchia il nostro pensiero») ma non è servito ad accorciare i tempi del dibattito sui numerosi emendamenti presentati alcuni da Pd, Biella c’è e Movimento 5 Stelle e altri dai civici di Buongiorno Biella e CostruiAmo Biella. Solo due sono stati approvati all’unanimità, quelli che correggevano errori materiali nel testo. Gli altri sono stati tutti respinti, con anche il parere negativo della dirigente Deborah Attene, co-autrice delle simulazioni economiche che hanno computato in 1,5 milioni di euro le risorse in più che Biella gestirà una volta completato il processo di uscita da Iris, che terminerà il 1 gennaio 2027. A sancirlo, il voto favorevole arrivato poco prima delle 23 con 20 sì e sette no, perfettamente in linea con gli schieramenti dei consiglieri presenti.
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