Biella Wonderland, è vincente la sinergia fra Uib, Regione e CeiPiemonte

Sono stati più di 150 gli ospiti interna che sabato scorso hanno partecipato a Biella Wonderland. Where creativity and technology meet beauty, l’evento B2B “emozionale” che ha trasformato Palazzo Gromo Losa in un vero e proprio Paese delle meraviglie del tessile. Da Itma a Biella, gli addetti ai lavori del settore hanno potuto trascorrere una piacevole pausa e vivere un inedito percorso esperienziale incentrato sui tratti distintivi del distretto a partire dall’assaggio dei prodotti enogastronomici del territorio grazie alle aziende della Sezione Alimentari e Bevande Uib fino alle performance artistiche che hanno preso vita nel giardino all’italiana del palazzo.
In un gioco di luci, note e tessuti, i musicisti di Accademia Perosi e i performer di Tiziano Guardini & Luigi Ciuffreda con la coreografia di Massimo Dalla Mora, hanno creato suggestioni coinvolgenti. A impreziosire l’evento, anche le creazioni dell’Its Tam: i tre capi realizzati in occasione della mostra “Ricucire il futuro” dedicata a Coco Chanel (evento voluto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella) e, protagonista dalla terrazza di Palazzo Gromo Losa, l’iconico abito blu protagonista all’Expo di Dubai durante la mostra “Piemonte design attitude, the beauty of shaping the future”, allestita nel padiglione Italia per conto della Regione Piemonte.
Ad accogliere gli ospiti è stato l’intervento di benvenuto di Chiara Bonino, vice presidente Uib con delega all’Internazionalizzazione, e Franco Oliaro, presidente della Sezione Meccanici Uib: «Siamo qui per trascorrere una serata in cui uniamo la nostra creatività alla moda, all’arte, alla cucina e alla bellezza naturale della nostra terra» ha spiegato Oliaro. «Questa sera celebriamo l’unione della più grande fiera internazionale di macchine tessili con il nostro territorio, dove tecnologia, creatività e moda rappresentano ancora una solida realtà economica. Ci piace ricordare che in un abito morbido e bello ci sono (virtualmente ed economicamente) anche grammi di acciaio, alluminio, rame e la parte plastica delle macchine che, attraverso le tecnologie più avanza- te, permettono grazie alla passione dei designer di diventare realtà. Le nostre macchine non sono solo “dentro” i capi di lana, ma anche nei soggiorni, nelle auto. Le nostre tecnologie, in un processo di fecondazione incrociata instancabile, sono passate dal tessile all’alimentare e bevande, alle strutture logistiche, all’agricoltura di precisione, dimostrando la tenacia e la resilienza dei nostri imprenditori. E questi sono fatti, perché solo i fatti contano».
A Oliaro ha fatto eco CeiPiemonte: «Abbiamo creduto e collaborato alla realizzazione di Biella Wonderland quale iniziativa strategica, pienamente in linea con i nostri obiettivi di internazionalizzazione. Agli operatori esteri provenienti da Itma abbiamo mostrato l’eccellenza del comparto tessile piemontese» ha spiegato il presidente Dario Peirone.
«Grazie al supporto di Regione Piemonte e alla sinergia tra l’Unione Industriale e Ceipiemonte l’evento ha creato reali occasioni di business. Nella prestigiosa cornice le aziende meccanotessili del territorio hanno potuto rafforzare le relazioni con i loro clienti storici e con nuovi potenziali partner» ha aggiunto il direttore generale Stefano Nigro.
La Regione Piemonte dal canto suo ha sottolineato come Biella e il Biellese siano considerati gli ambasciatori del Made in Italy a livello internazionale. «La produzione e la lavorazione di filati e tessuti hanno origini secolari e si riflette nelle risorse naturali di questa terra, insieme a una forza lavoro altamente qualificata che rispecchia la vocazione di tutta l’area. Ecco perché il distretto di Biella è da sempre sinonimo di qualità, creatività ed eccellenza Abbiamo forte- mente incoraggiato e sostenuto l’evento e non c’è dubbio che Biella Wonderland sia un fantastico esempio dei grandi risultati che possiamo ottenere quando la Regione, le associazioni e le aziende lavorano insieme facendo sistema» ha riportato un funzionario di palazzo Lascaris.

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