Bolle di Malto va oltre ogni aspettativa e ora punta a diventare internazionale

Anche quest’anno la birra artigianale italiana è stata incoronata Regina d’estate della Città di Biella grazie alla nuova edizione di Bolle di Malto 2023 che, dal 28 agosto al 4 settembre, ha eletto il capoluogo piemontese come mecca ufficiale del gusto brassicolo, italiano ed estero.
I numeri registrati quest’anno sono nettamente in crescita e vedono superare quelli dell’anno scorso, raggiungendo un traguardo che va oltre i 110.000 visitatori.
Questo dato importante, in cui ogni giorno è stata toccata la capienza massima consentita in piazza, pone le basi per la progettazione futura di una nuova dimensione, capace di accogliere al meglio l’incremento del pubblico e l’immediata ricerca di nuovi spazi, adiacenti alla storica sede di Piazza Martiri della Libertà insieme a nuove idee da mettere in cantiere per il 2024.
In questo modo la manifestazione organizzata dall’Associazione Cortocircuito si lascia definitivamente alle spalle il periodo pandemico e si conferma sempre di più un punto di riferimento nella mappa degli eventi più importanti in ambito enogastronomico e turistico sia della nostra penisola che oltre confine.
Una grande affluenza di famiglie, giovani e visitatori provenienti dal resto d’Italia e dall’estero ha caratterizzato soprattutto le giornate di punta di BOLLE ON, dal 31 agosto al 4 settembre, culminando con la giornata finale che si è conclusa in maniera trionfale con il concerto dell’acclamatissimo Alex Britti. Proprio in questa occasione si è svolto uno dei momenti più emozionanti della manifestazione in cui dal palco il pubblico è stato invitato a gridare il nome di “Bolle di Malto” affinché venisse misurato effettivamente in decibel il rumore della felicità ovvero il claim che è stato utilizzato per caratterizzare la settima edizione.
Superato quindi il successo raggiunto l’anno scorso, Bolle di Malto ora è già al lavoro sui prossimi eventi e soprattutto sul 2024 che si prefigge il traguardo di diventare sempre più internazionale come confermano le parole di Raffaele Abbattista, ideatore di Bolle di Malto, insieme a Marta Florio: «Abbiamo superato la felicità, raggiungendo la consapevolezza che si possa stare tutti insieme in una piazza a cantare, ridere e abbracciarsi, abbattendo qualsiasi tipo di barriera. Questa è la vera essenza di Bolle di Malto, l’inclusione. Quest’anno abbiamo iniziato a vedere i frutti della perseveranza e del cambiamento: il Centro Storico ha accolto gli avventori in un ambiente caldo e ospitale, creando un volano turistico importante per il nostro territorio. Infatti, dalle degustazioni alle passeggiate, passando per la presentazione di libri e convegni, Bolle di Malto ha registrato il sold out per tutte le iniziative, in una sinergica collaborazione con luoghi diffusi della città di Biella. Le parole di apprezzamento ricevute sia dagli espositori che da avventori, provenienti da altre regioni, riguardo a tutte le strutture ricettive e ristorative ci raccontano di una città e di un territorio accogliente, ospitale e di alta qualità».
Anche quest’anno centinaia di birre artigianali hanno fatto da sfondo a un evento in cui musica dal vivo e cultura della birra  si sono unite in un matrimonio vincente, dove hanno spiccato gli incontri degli Stati Generali della Birra, il Mercato della Terra di Slow Food Italia e soprattutto la selezione di birrifici artigianali, provenienti da tutte le regioni italiane, in rappresentanza del meglio della produzione nazionale come: Almond ’22AltaviaBaseiBeer InBirra PerugiaBirrificio CourmayeurBirrificio degli OstuniBirrificio del VultureCanediguerraCroce di MaltoElvoHilltopIl MastioJebKaussLa VillanaOkoreiOtusPiccolo Birrificio ClandestinoRabelRetortoUn Terzo.
A questo proposito nel pomeriggio di domenica 3 settembre sul palco di piazza Martiri della libertà sono stati assegnati i riconoscimenti relativi alla seconda edizione dei Premi di Bolle di Malto.

Il Piccolo Birrificio Clandestino ha vinto il Premio “Collaborazione”
Premiato per il secondo anno di seguito il Piccolo Birrificio Clandestino. Artigianalità fa rima con originalità, ma la creatività - in ambito birrario - va gestita con grande attenzione e con molto senso della misura. Il rischio del famolo strano è sempre in agguato e una birra non dovrebbe essere mai troppo difficile o cervellotica. Uno dei migliori interpreti italiani del tema della creatività birraria è Pierluigi Chiosi, fondatore e mastro birraio del livornese Piccolo Birrificio Clandestino, creatore di birre assolutamente sorprendenti. Come la Mastrociliegia, porter maturata in barrique e tonneaux di rovere (ex Sangiovese toscano) per un anno, con aggiunta di ciliegie locali intere.

Birrificio Otus ha vinto il Premio “Sostenibilità”
Otus è un birrificio artigianale di ultima generazione con sede a Bergamo. La scelta del nome deriva dal nome latino della famiglia degli Strigidi, gli uccelli rapaci notturni, Gufi, Allocchi, Civette, ed è stato pensato per esprimere lo spirito notturno, meditativo, lunare che caratterizza la produzione della birra. Infatti, il fine del marchio è produrre birre che donino esperienze sensoriali emozionanti. Per questo sono ideate con spirito creativo e prodotte con regole rigorose, sono stabili e presentano sempre le stesse proprietà organolettiche.
In più Otus cerca di contribuire alla riduzione degli sprechi alimentari e al raggiungimento della sostenibilità ambientale, privilegiando quando è possibile la filiera corta per valorizzare le eccellenze del territorio in cui opera e per controllare meglio la qualità delle materie prime.

Retorto – Microbirrificio Artigianale ha vinto il Premio “Creatività”
Le collaboration beer sono uno strumento diffuso e importante, tra i birrifici artigianali. Oltre ad essere un ottimo grimaldello commerciale sono sempre occasione di confronto e di crescita, perché unire le idee e le tecniche di due birrai significa crescere insieme. Quest’anno vince il premio dedicato il Birrificio Artigianale Retorto. L’anima del birrificio è Marcello Ceresa, che nel 2011 fonda, insieme ai fratelli Monica e Davide, il birrificio artigianale Retorto. Dal 2014 è affiancato in produzione dall’amico d’infanzia Marcello Bettinardi, birraio in seconda. Il termine micro-birrificio ben si adatta Retorto, con piccole produzioni di grandi birre. Le prime birre in gamma (Latte piu’, Morning glory, Krakatoa e Daughter of Autumn) rimangono tra i prodotti piu’ conosciuti ed apprezzati, cui se ne sono aggiunti tanti altri: Acqua Passata, bevanda vintage ispirata ai vermuth, sebbene ottenuta da fermentazione di malto d’orzo; birre barricate come Mia W., la nostra tripel invecchiata in botti di whisky, Malanima, il barley wine maturato un anno in un caratello di Vin Santo; sour, come Bloody Mario e Succo di suocera. Anche la cantina è cresciuta nel tempo, dai primi quattro fermentatori ai dieci attuali.

Ora i prossimi appuntamenti di Bolle di Malto prima della nuova edizione nel 2024 sono Cheese 2023 a settembre, il primo evento di Slow Food Italia a Taranto a ottobre e Terra Madre Salone del Gusto 2024.
«Il bilancio di Bolle di Malto 2023 è sicuramente positivo – come sottolinea ancora Raffaele Abbattista - l’organizzazione ringrazia tutti i volontari per le oltre diecimila ore donate negli ultimi sei mesi di lavoro, le Istituzioni, gli sponsor, gli amici e il pubblico che ci hanno permesso di raggiungere questo importante traguardo, ma sappiamo che dobbiamo ancora migliorarci. Le sfide per il futuro sono quelle di aumentare lo spazio e la capienza affinché tutti possano godere dell’atmosfera di Bolle di Malto, per questo stiamo già lavorando per incrementare gli spazi a nostra disposizione e realizzare un evento totalmente integrato nella città, come gli altri grandi eventi della Regione Piemonte ci insegnano. Un altro grande obiettivo che ci poniamo è quello di ottimizzare  l’acustica sempre nel rispetto delle norme e della convivenza con il Centro Storico. Ce la metteremo tutta, come abbiamo sempre fatto, per rispondere a tutte le altissime aspettative dei nostri amici, che ci raggiungono da tutta Italia e dall’Europa migliorandoci anche grazie ai suggerimenti del pubblico. Da organizzatore, parlando a nome di tutti i volontari, un enorme grazie, vi aspettiamo nel 2024 sempre a Biella, sempre felici, sempre per tutti».

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