Candelo, sulla questione dehors il Comune precisa

«Alla luce delle pesanti inesattezze che sono state scritte sui social dal consigliere di minoranza Veronese e riportate sui giornali locali si precisa quanto segue» inizia così il documento firmato dal consigliere di maggioranza Erika Vallera riguardo alla vicenda del dehors di un locale in piazza Castello che pochi giorni fa aveva visto l'intervento dell'opposizione.



«Gli Uffici comunali non hanno concesso alcuna autorizzazione di carattere permanente e la necessità di smantellare il dehors trova fondamento solo ed esclusivamente nella scadenza del termine per dehors temporaneo. La realizzazione del dehors in questione sullo spazio di piazza Castello parte infatti da due diverse richieste: istanza per permesso per dehors temporaneo, istanza per permesso per dehors permanente.
L'istanza di dehors temporaneo è stata fatta ad aprile ed è la sola ad aver ottenuto una autorizzazione cioè una concessione di occupazione suolo pubblico sino a metà del mese di ottobre quindi per sei mesi. Di questo procedimento si è occupato l'Ufficio di Polizia Municipale. Tale autorizzazione è scaduta il 15 ottobre. Basta vedere attualmente la piazza per notare che tutti i commercianti, con la sola eccezione del bar in oggetto hanno già tolto i propri dehors nel pieno rispetto del tipo di autorizzazione ricevuta. Accanto alla richiesta di dehors (temporaneo), è stata presentata in un secondo tempo, fine luglio, anche una istanza di autorizzazione a costruire un dehors permanente (occupazione permanente di suolo pubblico) all'Ufficio comunale edilizia privata. Questa ulteriore richiesta ha aperto un procedimento amministrativo, che peraltro non si è ancora concluso, dove si è solo anticipato che, non sussistendo i presupposti non si concederà alcuna occupazione permanente del suolo pubblico. Dunque, nessun dehors permanente è mai stato autorizzato. Siamo dinnanzi ad un imprenditore che, con in mano una autorizzazione con scadenza ad ottobre, ha scelto di posizionare un dehors sperando di trasformarlo in una parte esterna permanente del proprio locale. Si ricorda che in conformità al dettato dell'art. 11 del regolamento comunale sui dehors: “Allo scadere del termine dell’autorizzazione, ogni singolo elemento dei dehors autorizzati su suolo pubblico o privato gravato d servitù di uso pubblico, dovrà essere rimosso”. L'istanza, di cui al diverso art. 13 del medesimo regolamento che prevede che “La concessione di occupazione di suolo pubblico per i dehors chiusi può avere durata massima di cinque anni. Alla scadenza, salvo rinnovo, la concessione decade automaticamente. In caso di rinnovo per una sola volta, per un massimo di cinque anni potranno essere stabilite nuove condizioni” non ha trovato accoglimento. Si dà anche atto che l'Amministrazione comunale in un'ottica di ampio dialogo con i commercianti, dinnanzi alla richiesta di installare un dehors permanente nella piazza Castello ha convocato tutti i commercianti che lavorano nella piazza per un confronto. “È giusto che queste scelte vadano prese sentendo tutti i soggetti che hanno un interesse in causa affinché non siano arbitrariamente calate dall'alto”. La maggioranza dei commercianti è stata chiara nel non voler i dehors fissi. In conclusione è stata presentata domanda di occupazione permanente di suolo pubblico (dehors fisso) ma l'Amministrazione comunale, sentita anche l'opinione dei commercianti locali, ritenendo che non si tratti di una scelta a vantaggio collettivo ha anticipato la propria volontà di non consentire il posizionamento di un dehors permanente».

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