Candelo, un’americana al Ricetto

C’è una nuova collezione visitabile al Ricetto, legata alla cultura del cibo: è il risultato di un’inedita collaborazione tra il comune e i privati che ha portato alla realizzazione del Piccolo Museo delle cose di cucina e pasticceria. Questo progetto ha richiamato l’interesse di una laureanda statunitense che sta frequentando il master dell'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. La giovane approfondirà la narrazione museale del borgo tra radici culturali e tradizioni materiali.
Un accordo tra Comune e proprietari ha portato alla firma di un partenariato sperimentale che renderà questo spazio, pieno di piccoli e grandi oggetti curiosi, parte integrante dell’esperienza di visita al borgo medievale.
Spiega il sindaco Paolo Gelone: «Ringrazio Valerio Angelino Catella, il proprietario che ha firmato la convenzione con il comune, e sono sicuro che sempre più dimostreremo come a Candelo si possano raggiungere obiettivi interessanti lavorando insieme».
Il Piccolo Museo nasce nel 2000 da un’idea della famiglia Angelino-Catella, già titolari del Ristorante “Fuori le Mura” di Candelo, i quali decidono di rendere pubblica e visitabile la loro raccolta: attrezzature, stampi, arnesi, libri, documenti, fotografie, rame ed anche macchinari d’epoca inerenti al settore gastronomico, alberghiero e di pasticceria ed anche di uso casalingo e popolare. Anima della collezione è lo chef Valerio Angelino, che nell’ambito della pasticceria artistica e cioccolateria ha conquistato riconoscimenti nei principali concorsi internazionali, è giudice di gara internazionale WorldChef, diri- gente della Federazione italiana Cuochi FIC e docente tecnico-pratico nelle più prestigiose scuole gastronomiche.
Spiega lo chef: «Oggi la raccolta comprende più di 4000 pezzi tra minuterie, stampini e grossi articoli, ma è destinata ad ampliarsi ulteriormente. Il Piccolo Museo è nato con il preciso scopo di trasmettere l’importanza della cultura e dell’arte della gastronomia nelle sue varie applicazioni artigianali, molto spesso legate ad un passato affascinante e goloso che rischia di andare perduto». Il museo in passato era aperto solo occasionalmente durante alcuni eventi. Dice Gelone: «Stiamo realizzando un vero percorso di visita al borgo che offrirà a tutti la possibilità di scoprire il Ricetto: non più solo passeggiate “mordi e fuggi”, ma vere esperienze culturali varie ed interessanti, che invogliano a trascorrere sempre più tempo a Candelo e nel Biellese. Tutti i pezzi della collezione hanno emozioni da condividere ed una storia da raccontare.
Dice Simone Emma, responsabile del settore Cultura e Turismo: «Ci aspetta un grande impegno per rendere onore al valore di questa bellissima collezione, che è davvero un piccolo scrigno di curiosità e che diventerà una delle attrazioni più apprezzate dai visitatori: ora spetta a noi dare voce a questi oggetti. Il lavoro è già iniziato e non saremo da soli: abbiamo ricevuto l’interesse di una laureanda a focalizzare i suoi studi proprio sul Ricetto e sul Piccolo Museo».
La studentessa si chiama Kiva Victoria Talty, è statunitense ed è già stata a Candelo per un sopralluogo  nel mese di agosto. Con grande entusiasmo spiega: «La mia ricerca nel vostro bellissimo comune si concentrerà sulle collezioni del piccolo museo». Il sindaco chiude con un invito rivolto a tutta la comunità di Candelo: «Kiva vorrebbe trascorrere un periodo a Candelo: sarebbe bellissimo che qualche Candelese si facesse avanti per ospitarla a partire da ottobre offrendole una camera in cui dormire, così da permetterle di non fare la pendolare».

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