Cartelli contro il governo davanti alle sedi di FdI e Lega. Le prese di posizione politiche

Sono comparsi stamattina in città, unitamente ad alcune bandiere della Palestina

Striscioni pro Palestina e contro il governo con la scritta “Governo complice” sono apparsi stamattina in alcuni punti di Biella. E se una bandiera della Palestina ha fatto capolino sul monumento del bersagliere in via Pietro Micca, ad essere prese di mira con i cartelli contro il governo sono state le sedi cittadine di partito di Fratelli d’Italia (all’angolo tra via Italia e Via XX Settembre) e della Lega (via Carso).Sui cartelli, in basso, visibile anche una “V” in un cerchio, un “marchio” che era già comparso sui muri delle ex Pettinature.

A commentare l’accaduto per prima la segreteria provinciale di Gioventù nazionale: «Da autori ignoti ad autori idioti. Quattro imbecilli, nell’oscurità della notte, quando nessuno li vede, hanno pensato bene di appendere uno striscione contro il governo Meloni. Un gesto vile, provocatorio, intimidatorio, compiuto nell’ombra proprio perché la luce del giorno metterebbe a nudo non solo le loro facce, ma anche il vuoto delle loro idee» si legge nella nota formata dal segretario provinciale Francesco Nicolini.

«Si nascondono dietro slogan logori e parole d’odio, contro un governo democraticamente eletto, convinti forse che il disprezzo e la codardia siano strumenti di lotta politica. In realtà sono solo il riflesso del proprio fallimento: ideologico, morale e personale. Parlano di combattere il capitalismo e l’individualismo, ma non sanno nemmeno convivere con il rispetto delle istituzioni e della libertà altrui. Non è ribellione, la loro. È soltanto miseria intellettuale e rabbia sterile. E ora si capisce bene perché agiscono di notte: è il buio il loro habitat naturale, quello dove si muovono meglio le idee deboli e i coraggiosi a metà».

A stretto giro la risposta di Michele Magliola, referente biellese di Unione Giovani di Sinistra: «Questa notte sono stati appesi davanti alle sedi di Lega e FdI degli striscioni che recitavano “Governo complice” e, subito, il segretario dei “fratellini” Nicolini ha parlato di “gesto vile, compiuto nell’ombra”.

Curioso, però, che lo stesso Nicolini solo pochi mesi fa rivendicasse con orgoglio l’affissione notturna - e abusiva - di striscioni sulle foibe davanti alle scuole cittadine. Allora era “memoria”, oggi è “intimidazione”? Evidentemente per la destra biellese la coerenza è un optional oppure a loro è permesso ciò che ad altri merita una denuncia come annunciato dal “federale” Franceschini. È ora che la destra, a Biella come a livello nazionale, smetta di nascondersi dietro la propaganda e si impegni davvero: questi anni di immobilismo politico hanno lasciato il territorio senza prospettive, i giovani senza futuro e la società sempre più divisa». La nota poi termina: «Noi, come Unione Giovani di Sinistra, l’organizzazione giovanile di Sinistra italiana, Avs, continueremo a metterci la faccia - di giorno, a viso scoperto nelle piazze, nelle strade, nelle scuole e nelle università - per costruire un’alternativa concreta, sociale e solidale alla peggior destra della storia della Repubblica. Perché il coraggio delle idee non ha bisogno del buio per farsi vedere e provare a cambiare tutto».

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