Castelletto Cervo, il Monastero candidato a diventare patrimonio dell’Unesco

Il Monastero di Castelletto Cervo, conosciuto anche come ex priorato Cluniacense dei santi Pietro e Paolo, potrebbe presto diventare patrimonio dell’Unesco. Qualche settimana fa è arrivata in paese una delegazione di Cluny composta da Enrique Saiz, capo progetto dell’ufficio di redazione della candidatura Unesco di “Cluny e i siti cluniacensi europei”, Beatriz Alonso e Mari Luz Sorribes, accompagnati da Maria Teresa Sapienza, rappresentante italiana nel consiglio del Fesc, federazione europea dei siti cluniacensi.
Presenti Omar Giletti, sindaco di Castelletto, i consiglieri comunali Paolo Ferrero e Martina Lunardi, il parroco don Paolo Perrone, Daniele De Luca, architetto della Diocesi di Vercelli, Giuseppe Poma, presidente dell’associazione “Garnerius amici del monastero”. Dopo l’accoglienza in sala consiliare, la delegazione ha fatto visita al monastero cluniacense. Lo scorso 6 maggio il consiglio comunale ha approvato il supporto alla candidatura Unesco del sito Cluniacense, un iter intrapreso con la parrocchia, nell’ambito del progetto di candidatura che sta portando avanti la Federazione Europea dei siti Cluniacensi, della quale Castelletto Cervo fa parte dal 2012 e che raggruppa circa 200 siti di tutta Europa. La Federazione predisporrà a partire da quest’anno il dossier di candidatura “Cluny e i siti cluniacensi europei”.
Il sindaco Giletti ha parlato così del progetto: «La candidatura rappresenta un’importante occasione per la tutela, la valorizzazione e la trasmissione alle generazioni future del patrimonio culturale di questo luogo. Già inserito negli itinerari culturali d’Europa».

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